La Corte dei Conti: “Ci sono ancora criticità sul bilancio 2012 e 2013 del Comune di Pozzallo”

palazzo la pira

Torna la spada di Damocle della Corte dei Conti sul bilancio 2012 e 2013 a Palazzo di Città. Due le missive che la Corte regionale ha inviato al Comune lo scorso 9 marzo e che ora il civico consesso è chiamato a studiare per esitare la linea da seguire in merito. Le criticità che si pensavano superate e aggiustate con la presentazione di nuovi carteggi e conteggi a dicembre scorso, sono ricomparse.

O meglio, gli aggiustamenti fatti on avrebbero convinto e si chiedono ora nuove spiegazioni. A metà dicembre scorso il vicesindaco Gugliotta aveva dato buone speranze, parlando di errori compiuti dai funzionari e di incomprensioni che erano state spiegate con nuovi calcoli e carteggi nel corso dell’incontro tenutosi con i giudici. Ma l’ottimismo di allora ora sembra non reggere più con la stessa forza visto che la corte dei conti (sezione di controllo per la Regione Siciliana) ha risollevato parecchie criticità legate al preventivo e al consuntivo 2012, ed al preventivo 2013. Forse allora bisognava dare forza al civico consesso visto che ci si apprestava al voto del riequilibrio e al preventivo 2014. Oggi però i nodi al pettine andranno ben chiariti, pena uno sforamento del patto di stabilità interno per l’esercizio 2012 e un possibile coinvolgimento a catena con gli altri bilanci successivi, dal consuntivo 2013 al preventivo 2014, al riequilibrio decennale con il consuntivo 2014 votato solo a metà gennaio. Tutto sino ad un definitivo temutissimo dissesto. Le criticità maggiori per il preventivo 2012 sarebbero legate sia al ritardo di approvazione con il rendiconto votato il 25 settembre 2013 che gravi irregolarità e anomalie gestionali connesse all’attività di contrasto delle evasioni dei tributi. Una attività sempre promessa, ma di fatto, per carenze anche di personale, mai ben attuata che condizionano i possibili “proventi degli esercizi” e di fatto i residui attivi stimati. Il disavanzo di amministrazione viene stimato in oltre 7 milioni e 800 mila euro e lo scostamento per il rispetto del patto di stabilità è di oltre 630 mila euro. E il ricorso ad anticipazioni di cassa fortemente criticato, addirittura additato nel riequilibrio, è considerato continuo con un aggravio di spesa per interessi passivi che ogni fina anno ha il suo peso non indifferente. Ex novo appare poi “l’improprio utilizzo dei capitoli afferenti ai servizi conto terzi”, tra cui compare ora quello della gestione dei migranti, con il problema che i dati contabili relativi possano essere stati inficiati. Ora la parola passa al civico consesso che interni,al più presto dovrà valutare le criticità. “Il collegio- si legge nella nota- pur prendendo atto dell’azione di risanamento conferma l’accertamento delle criticità, e inattesa dell’istruttoria del Ministero degli interni, chiede che copia della lettera sia comunicata al Consiglio Comunale per le necessarie rettifiche.

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