Il nuovo regolamento del mercato non piace all’Ascom di Comiso “Ci sono regole troppo stringenti”

Salvatore Digiacomo presidente Ascom Comiso

Il nuovo regolamento del mercato ortofrutticolo di Comiso non piace alla sezione cittadina dell’Ascom. E’ il presidente Salvatore Digiacomo a precisarlo dopo avere avuto modo di approfondire i contenuti dello stesso durante una riunione, tenutasi ieri sera nella sede dell’associazione, con i gestori dei vari box presenti nella struttura. “Ci eravamo riservati di esprimere il nostro parere – dice Digiacomo – dopo che lo stesso regolamento, tra l’altro predisposto senza un preventivo consulto con la nostra associazione e con la commissione mercato, ci era stato illustrato, nel corso di un incontro, dall’Amministrazione comunale. Ci siamo resi conto, però, che lo strumento in questione è costellato da regole troppo stringenti per scelta della Giunta municipale che intende percorrere la strada del bando pubblico piuttosto che quella dell’assegnazione. Le regole così fatte avranno un solo effetto, a maggior ragione in un periodo di crisi come quello attuale: fararanno perdere il posteggio a numerosi dei commissionari ortofrutticoli tuttora operativi che, alla luce delle indicazioni contenute, non potrebbero mai rispettare le prescrizioni adottate. Ma c’è di più. Non stabilendo un prezzo fisso per il canone annuo, con l’aumento preventivato del cinquanta per cento, non si capisce perché dovrebbe essere attribuito un punteggio superiore a chi offre di più quando i box, dal punto di vista strutturale, sono tutti uguali. Si rischierebbe di dare vita ad una sorta di mercato delle vacche, cioè con l’offerta più alta, che favorirebbe i grandi operatori, anche di fuori città, e finirebbe con il penalizzare gli addetti al settore della nostra zona. L’altra discriminazione riguarda l’attribuzione dei punteggi sul piano della durata temporale rispetto al passaggio che, in alcuni casi, si è concretizzato all’interno dello stesso nucleo familiare. Anche in questo caso la penalizzazione riguarderebbe gli attuali assegnatari. I quali, avendo già contratto degli accordi con la grande distribuzione, rischierebbero di non poterli assolvere e quindi si troverebbero esposti, nel caso in cui fossero estromessi dal mercato, al pagamento di consistenti penali. Ecco perché negli articoli del regolamento in cui si parla del rinnovo della concessione e delle norme transitorie serve uno sforzo maggiore per venire incontro alle esigenze degli attuali concessionari. Noi vogliamo che ci siano delle regole. Ma esagerare in questo modo sembra eccessivo. Ecco perché invitiamo l’Amministrazione comunale a compiere un ulteriore sforzo. Intanto a sederci tutti attorno a un tavolo e a valutare quali le modifiche da apportare ad un regolamento che, così com’è, è senz’altro da bocciare in quanto insostenibile. Aspettiamo che esca il bando per fornire ulteriori valutazioni salvo che la Giunta non intenda incontrare l’Ascom preventivamente per apportare delle migliorie”.

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