Si è svolto a Ragusa il corso medico ECM “Innovazione nelle tecniche ortopediche”.

corso ecm innovazione nelle tecniche ortopediche - prove pratiche - massimo pulin

Si è svolto sabato a Ragusa, presso la “Scuola dello Sport”, il corso medico ECM su “Innovazione nelle tecniche ortopediche”, organizzato da ICORA (International Council for Orthopaedics Rehabilitation Activities), associazione internazionale che si occupa di ricerca e formazione medica specializzata in ambito di tecnica ortopedica, medicina riabilitativa, ortopedia e posturologia clinica. Il corso è servito ad informare sulle innovazioni più recenti in campo tecnico ortopedico e sugli strumenti che oggi è possibile mettere in atto per migliorare la qualità della vita dei soggetti disabili. Inoltre, si sono approfonditi i temi riguardanti le patologie dell’apparato muscolo scheletrico. Le prove pratiche si sono svolte presso la sede di Orthomedica Sicilia.
Di rilievo, nel corso che si è svolto a Ragusa, la presenza di Paolo Boldrini, presidente nazionale della SIMFER (Società Italiana di medicina Fisica e Riabilitativa), Maria Teresa Agati, presidente del CSR (Centro Studi e Ricerche per ausili per disabilità motorie), Stefano Bargellesi, direttore della U.O.C di medicina Fisica e Riabilitativa di Treviso, Sara Lanza, direttore della U.O.C. di Medicina Fisica e Riabilitativa di Comiso, Angelo Barresi, direttore f.f. U.O.C. di Chirurgia Vascolare nell’ospedale di Vittoria, Giorgio Sallemi, direttore dell’U.O.C. di Ortopedia dell’ospedale di Ragusa e Tullio Russo, direttore dell’U.O.C. di Ortopedia dell’ospedale di Vittoria, Massimo Pulin, presidente di Icora e organizzatore di convegni scientifici, numerosi medici, fisioterapisti, tecnici ortopedici.

Maria Teresa Agati ha anche ricordato le modifiche normative attualmente allo studio del governo e del ministero della Sanità pubblica che dovrebbero mutare il sistema delle forniture di presidi per i pazienti che ne hanno necessità, palesando le preoccupazioni degli operatori del settore per le conseguenze negative che potrebbero derivarne.

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