Modica Calcio, lo stadio è stato chiuso. Irreperibili i dirigenti

cundariE’ un braccio di ferro oramai tra la proprietà del Modica Calcio e il Comune. La società, che ha anche in gestione il Polisportivo “Pietro Scollo”, ha chiuso la struttura e nessun dirigente risponde al telefono nonostante la necessità ad accedere per effettuare interventi manutentivi all’impianto elettrico. Ieri mattina ci hanno provato anche dal Commissariato di polizia ma nessuna risposta dall’altra parte. Non si sa ancora se domenica la squadra scenderà in campo contro il Taormina. L’aggressione denunciata alla polizia dall’ex dirigente Johnny Cavallino da parte dell’allenatore rossoblu, Seby Catania, giovedì, avrebbe indotto anche parecchi giocatori a smontare le tende. La Lega ha, frattanto, ufficializzato di avere annullato il primo comunicato con il quale si disponeva la disputa della gara Modica-Taormina ad Avola poiché l’organismo aveva ricevuto documentazione di inagibilità dello stadio modicano, cosa che il sindaco, Ignazio Abbate, ha smentito producendo la documentazione che attesa l’esatto contrario e ora ha chiesto la visione degli atti per accertare se la società abbia prodotto documenti falsificati. Si dovrebbe, col condizionale d’obbligo, giocare a Modica. E’ un patatrac, in buona sostanza, e, ai più, sembra, la fine dello storico sodalizio rossoblù. Qualora la società non dovesse provvedere a riaprire la struttura sportiva si andrebbe, quasi sicuramente, alla rescissione coatta del contratto di gestione che detiene il Gruppo Cundari giacchè in esso è stabilito l’obbligo di accesso anche alle altre società sportive e, chiaramente, all’ente proprietario. La domanda che si pongono i tifosi è: “domenica il Modica scenderà in campo?”. Difficile a dirsi, facile da prevedersi.

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