Coldiretti Modica. Nuove opportunità per le imprese con la nuova Politica Agricola Comunitaria

Savarino Franco 1Si è svolto a Modica, nella sede zonale della Coldiretti, una partecipata assemblea di produttori agricoli ed allevatori zootecnici operanti nel comprensorio Modicano. Erano presenti all’incontro, oltre al Presidente ed il Direttore Provinciali, Gianfranco Cunsolo e Gerardo Forina, i Dirigenti dei Consigli Direttivi appartenente alle Sezioni Comunali di Modica, Ispica, Pozzallo e alla Sezione Frazionale di Frigintini. I lavori dell’Assemblea, convocata dal Presidente Giovanni Floridia, sono serviti per discutere delle problematiche che stanno tenendo in apprensione il mondo agricolo e zootecnico (indirizzi produttivi maggiormente coinvolti, ortofrutticolo, carne, lattiero-caseraio ed avicunicolo) a causa delle forti esposizioni debitorie delle aziende nei confronti delle Agenzie di Riscossione, degli Istituti Finanziari e di Credito, delle difficoltà di accesso al credito agevolato, dei costi di produzione eccessivi e della mancanza di regolarità nei pagamenti della fornitura del latte. Durante i lavori sono stati analizzati le opportunità che la nuova Politica Agricola Comunitaria, da recente approvata dalla Commissione e dal Parlamento Europeo ha destinato come aiuti diretti ai produttori agricoli ed allevatori zootecnici. A questo riguardo è intervenuto il segretario di zona, Franco Savarino, per illustrare nei particolari tutte le novità contenute nella Normativa Europea relativamente alle norme previste per l’ottenimento degli aiuti Comunitari per le attività produttive, per il benessere degli animali e per il rispetto, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente rurale. Sull’argomento si è aperto il dibattito sull’argomento che, è stato reso interessante, sia per i numerosi e qualificati interventi che, per la richiesta di alcuni produttori cerealicoli di voler proseguire nell’attività di coltivazione di grano duro, utilizzando semi di specifiche varietà controllate e certificate, molto richiesto dalla filiera agroalimentare per la produzione del pane e della pasta.
E’ stata, anche l’occasione per illustrare ai Dirigenti locali le varie fasi della Mobilitazione Nazionale in difesa del “Made in Italy”. L’iniziativa sindacale, si svolgerà nei giorni 4 e 5 Dicembre, e prevede, momenti di concentramento di produttori agricoli, provenienti da tutte le regione d’Italia, in tre luoghi ritenuti strategici dell’Organizzazione. I luoghi individuati per la mobilitazione sono: Il “valico del Brennero”, per evidenziare, ancora una volta, le continue importazioni incontrollate di prodotti agroalimentari di bassa qualità, in particolare, decine di milioni di litri di latte, cagliate e polveri, conserve di pomodoro, succhi di frutta, migliaia di tonnellate di cosce di suini che entrano in Italia per essere lavorati e trasformati da famose fabbriche che gli fanno acquisire la denominazione e l’origine Italiana; La regione che ospiterà la manifestazione sarà “Reggio Emilia”, dove il fenomeno della produzione dei prosciutti, realizzati con cosce di suini provenienti da altri Stati, è presente ed è in forte espansione. Infine, la mobilitazione si sposterà a Roma, davanti al Palazzo di Montecitorio, considerata la sede politica per eccellenza. Qui, si concentreranno migliaia di produttori agricoli e zootecnici per denunciare i tantissimi scandali emersi ultimamente nel settore dell’agroalimentare e per sollecitare il Governo ad interrompere l’erogazione, da parte di Istituti a partecipazione Statale, (vedi l’ISA – Istituto di Sviluppo Agroalimentare s.p.a.), di finanziamenti apparentemente leciti, a Società agroalimentari che utilizzano ingenti risorse finanziare dello Stato per realizzare progetti promozionali di prodotti agroalimentari che non hanno nessuna origine italiana, guadagnando, in modo truffaldino, tantissimi soldi a danno del vero Made in Italy e dei produttori agricoli italiani.
La “battaglia di Natale”, così definita dalla Coldiretti Nazionale è chiara, dice il Presidente Cunsolo: Bisogna difendere a tutti i costi ed in ogni sede la trasparenza, la legalità e l’informazione al consumatore che va aiutato a fare scelte di acquisto consapevoli, prevedendo nell’etichettatura l’indicazione obbligatoria dell’origine del prodotto, e per sostenere il lavoro e le imprese agricole in difficoltà.
Si è parlato, inoltre, del preannunciato “Blocco Stradale” che sarà avviato dal movimento dei forconi nella giornata del 9 dicembre prossimo, con la minaccia di prolungare ad oltranza la protesta se non ottengono i risultati sperati. In più occasioni di incontri e dichiarazioni alla stampa da parte dei loro rappresentanti, sono stati annunciati una serie di blocchi stradali in tutta la Penisola. Il trasporto su strada verrà paralizzato per rivendicare immediate soluzioni ai gravissimi problemi economici-finanziari da parte di alcuni manifestanti a fronte di una quantità enorme di imprese che vogliono al contrario lavorare e produrre per se, per le loro famiglie e per l’intera società civile. Forte preoccupazioni sono state espresse dal Direttore Provinciale Forina che, ha ricordato i gravissimi disagi subiti dagli imprenditori agricoli e zootecnici in occasione della passata serrata vissuta in Sicilia. In quella occasione, la manifestazione durò alcuni giorni, a danno di molte aziende che, hanno dovuto rinunciare a raggiungere in tempi celeri i siti di lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli ed alimentari, compresi quelli commerciali, perdendo oltre al prodotto primario anche le commesse contrattuali per il ritardo ed in alcuni casi per la mancata consegna dei prodotti ai mercati di destinazione. L’Assemblea, dopo un unanime pronunciamento negativo sulla paventata azione di blocco stradale a livello nazionale; auspica, un intervento urgente da parte di tutte le Istituzioni ai vari livelli, politici e militari, al fine di mediare con gli organizzatori della manifestazione una soluzione pacifica, tale, da scongiurare un ulteriore salasso per le imprese, costretti a perdere l’unica fonte di reddito e di sostentamento ottenibile con la vendita dei loro prodotti. La presenza all’incontro di alcuni operatori avicoli, ha fatto maggiormente crescere la necessità di un coinvolgimento diretto della Sua Eccellenza il Prefetto e del Questore, compresi tutte le Istituzioni locali a partire dai Sindaci, per far comprendere tutta la gravità della situazione, compreso il rischio di dovere assistere a scontri tra i manifestanti e titolari di imprese coinvolti nei vari blocchi stradali. Tali atteggiamenti di lotta possono degenerare a discapito dell’ordine pubblico ed avranno ripercussioni negativi in termini di sviluppo, di benessere e di lavoro per le comunità locali e per l’intero Paese.
Franco Savarino

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