LA PROTESTA DEI FORCONI, IL CONSIGLIERE CARUSO: “COMPRENDIAMO LE RAGIONI DELLA PROTESTA MA NON NE CONDIVIDIAMO LE MODALITA’. SIGNIFICA AGGIUNGERE CAOS ALLA DIFFICILE SITUAZIONE ECONOMICA DEL NOSTRO TERRITORIO. CORRETTA LA RICHIESTA DEL PRESIDENTE DEI CONCESSIONARI ORTOFRUTTICOLI DI VITTORIA, GIOMBARRESI”

franco caruso“Comprendiamo le ragioni della protesta. Non condividiamo assolutamente il metodo. E per questo motivo solidarizziamo con il presidente dei concessionari ortofrutticoli del mercato di Vittoria, Filippo Giombarresi, che, assieme ai colleghi di Donnalucata e Santa Croce Camerina, ha rivolto un invito al prefetto e ai sindaci dei comuni interessati affinché non rilascino autorizzazioni ai manifestanti del movimento dei forconi che sono di nuovo pronti a rendere infuocate le strade anche della nostra provincia, impedendo di fatto, così come accadde nel gennaio 2012, la libera movimentazione delle merci”. E’ quanto sottolinea il consigliere comunale dell’Udc, Franco Caruso, nell’analizzare una situazione che rischia di diventare esplosiva nel caso in cui si dovesse registrare, a partire dal 9 dicembre, quanto si verificò mesi addietro, con grave nocumento per le aziende presenti sul territorio. “Ribadiamo che le ragioni della protesta ci stanno tutte – continua Caruso – che le istituzioni non stanno fornendo le risposte dovute, che molti imprenditori sono ormai al collasso con situazioni pesantissime che rischiano di sfociare in veri e propri drammi. Ma che senso avrebbe aggiungere disagio al disagio? Quali potrebbero essere le giustificazioni legate al peggioramento complessivo dei problemi attuali? Come lo si spiegherebbe ai cittadini e, soprattutto, agli operatori economici? Sarebbe corretto attuare una protesta del genere paralizzando, di fatto, i mercati ortrofutticoli e dando vita, piuttosto, all’avvantaggiarsi della concorrenza? Ritengo che tutto ciò rischia di non avere senso alcuno. Ecco perché, nel condividere le scelte fatte da Giombarresi e dagli altri presidenti colleghi di rivolgersi al prefetto, auspico che i forconi possano rivedere le loro scelte e adottare modalità di protesta che non causino sconquassi ad un sistema economico già duramente provato dalla crisi”.

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