RAGUSA. ENTE BILATERALE DEL TERZIARIO, TAMARA COGNATA E’ IL PRESIDENTE

tamara cognataE’ Tamara Cognata il nuovo Presidente dell’Ente Bilaterale del Terziario della Provincia Iblea, organismo di concertazione e incontro tra la rappresentanza datoriale Confesercenti Ragusa e le sigle sindacali del settore FILCAMS CGIL, UILTUCS, FISASCAT CISL. Tamara Cognata, già Vicepresidente di Confesercenti Ragusa, viene eletta all’unanimità nel corso dell’assemblea dei soci tenutasi lo scorso 14 Novembre. A suo fianco Angelo Gulizia (UILTUCS) alla carica di Vicepresidente, Salvatore Tavolino (FILCAMS CGIL), Salvatore Scannavino (FISASCAT CISL), Riccardo Santamaria e Massimo Giudice (Confesercenti).
Nel corso dell’Assemblea il nuovo Presidente ha indicato come priorità della sua azione il rilancio della bilateralità incrementando le funzioni di sostegno alle imprese e ai lavoratori, prevedendo da subito l’istituzione dell’Osservatorio del mercato del lavoro, la costituzione di una Commissione per l’apprendistato che monitorerà il percorso formativo dei giovani assunti, ma che tutelerà i datori di lavoro dalle sanzioni di una errata applicazione di questo contratto, la realizzazione di attività di conciliazione e arbitrato per dirimere le controversie tra impresa e lavoratori, l’investimento concreto sulla formazione gratuita rivolta agli apprendisti ed ai lavoratori usciti dal ciclo produttivo che vanno reinseriti, l’assistenza alle aziende che intendono richiedere contributi ed agevolazioni.
Obiettivo primario sarà l’erogazione di una Carta dei Servizi per lavoratori ed impresa, con l’ambizione di arrivare ad istituire il sostegno al reddito nelle aziende in crisi.
Nei suoi propositi il Presidente intende arrivare ad un incontro con le istituzioni che si occupano del settore terziario commercio e servizi, per definire piattaforme di intenti che ascoltino il territorio e i suoi bisogni, dalla regolamentazione delle aperture domenicali ai patti di legalità contro la concorrenza sleale, dalla individuazione di una migliore flessibilità dell’organizzazione del lavoro, ad un uso più corretto delle diverse forme di inserimento lavorativo al fine di non incrementare la precarietà del mondo del lavoro.

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