Soppressione Tribunale di Modica: “Bugiardi noi….bugiardi chi”

cancellieriLa commissione nominata dal Ministro per la Giustizia, Annamaria Cancellieri, dopo la promessa alla delegazione modicana di verificare personalmente la situazione dei Tribunale di Modica e Ragusa, non verrà. Il lavoro lo svolgerà “a tavolino”, com’è stato, del resto, studiato il decreto “taglia-tribunali”, vale a dire senza l’effettiva consapevolezza di ciò che si va a sopprimere. Per mercoledì prossimo è stato convocato a Roma il presidente del Tribunale, Giuseppe Tamburini, che dovrà riferire in merito. Il massimo rappresentante della struttura giudiziaria, però, non andrà perché già impegnato ed ha delegato il suo vice, il giudice Salvatore Barracca. Ieri, intanto, è tornato a riunirsi il Comitato Pro Tribunale, anche a seguito del rigetto da parte del Tar della richiesta di sospensiva proposta dall’Ordine degli Avvocati di Modica. Si è convenuto di “aggrapparsi” al contenuto del dispositivo dei giudici amministrativi etnei nella parte in cui dice:

“ … ferma restando che eventuali situazioni di concreta e specifica pericolosità non potranno non essere valutate dalle autorità responsabili ai sensi della vigente normativa in tema di sicurezza e sui luoghi di lavoro”. “In altri termini – spiega l’avvocato Carmelo Scarso, che per primo denunciò la mancanza di sicurezza nella struttura giudiziaria accorpante – sono bocciati le sedi del Tribunale di Ragusa e del Palazzo ex INA, perché notoriamente e confessoriamente antisismici e non rispettosi delle norme di sicurezza di cui alla riserva del Tar”. Ieri è stato deciso di chiedere ufficialmente l’intervento del responsabile della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli. “Un fatto è certo – dice Salvatore Rando, del Comitato Via Loreto – . C’è una denuncia ufficiale sulla mancanza delle esigenze antisismiche dalla quale non si può prescindere. Magistrati, funzionari e quanti hanno ricevuto la comunicazione di Carmelo Scarso non potranno fare finta di nulla. Si tenga conto che nelle ultime due settimane la provincia è stata interessata da eventi sismici. E non si costringa a dire, speriamo mai, “lo avevano denunciato.” L’avvocato Francesco Stornello che ha co-patrocinato l’Ordine degli Avvocati davanti al Tar è pure lui chiaro: “Anche il Tar, nonostante il rigetto, si è pronunciato nella direzione della sicurezza”. Nei prossimi giorni potrebbe, comunque, partire un’azione eclatante: il rifiuto da parte di avvocati e utenti della Circoscrizione di Modica di accedere al Palagiustizia di Ragusa proprio per mancanza di sicurezza. Ecco quanto, tra le altre cose, viene lamentato dalle parti interessate riguardo l’attuale condizione a Ragusa: “sulla sicurezza per il personale di polizia penitenziaria il valore è zero. I detenuti devono scendere dal Cellulare in strada alla vista di tutti senza considerare la pericolosità. All’interno il palazzo è un letamaio dove si trovano accatastati tonnellate di carte, vecchi fascicoli( privacy assente visto si possono leggere nomi, sentenze). C’è puzza di muffa e di polvere. Salendo le interminabili scale si arriva in un’aula, dove c’è una sola cella per i detenuti e se ci sono divieti d’incontro non si sa come sistemarli. Una sola aula, quasi decente, che non permette di evitare l’ascolto della deposizione di un coimputato”.

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