Ispica: Presentato in conferenza stampa l’intervento di restauro del ‘Battesimo di Cristo’, prezioso dipinto della SS. Annunziata

DSCF8928È stato presentato ieri mattina, durante una conferenza stampa tenutasi presso il salone parrocchiale della chiesa della Santissima Annunziata di Ispica, l’intervento di restauro conservativo del dipinto ‘Battesimo di Cristo’, prezioso olio su tela del XVIII secolo di autore ignoto, realizzato con i fondi dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana.
Erano presenti all’incontro con i giornalisti il sindaco Piero Rustico, il parroco Don Giuseppe Stella, Tommaso Gregni in rappresentanza dell’Arciconfraternita della Santissima Annunziata, il soprintendente ai Beni Culturali Rosalba Panvini, il responsabile per i beni culturali della diocesi di Noto Salvatore Maiore e l’autore del restauro Luciano Bombeccari.
Nel suo intervento introduttivo, il sacerdote Stella ha sottolineato l’importanza del momento: “Oggi ci riappropriamo di un pezzo importante della nostra storia – ha, infatti, dichiarato il Parroco – che ci permette di capire di più sulla fede dei nostri padri”, evidenziando l’aspetto religioso del dipinto che, oltre ad essere un’opera d’arte di indiscusso valore, rappresenta “la maestosità di Dio che sceglie di farsi uomo”.
Dopo aver portato il saluto della Curia alla comunità parrocchiale della Annunziata, Salvatore Maiore ha lodato Ispica quale esempio per tutte le comunità diocesane nella cura delle opere d’arte, e l’Arciconfraternita della Santissima Annunziata per il fondamentale ruolo che ricopre nella sua città; ha poi ribadito una rinnovata attenzione della Diocesi a tutte le opere mobili patrimonio delle chiese, facendosi portatore della volontà di collaborare con tutte le istituzioni e con l’intera comunità cittadina, vera ‘proprietaria’ dell’opera.
È seguito l’intervento del presidente dell’Arciconfraternita Tommaso Gregni, che ha tracciato un breve excursus delle mansioni che i confratelli svolgono per la comunità parrocchiale ed il loro importantissimo ruolo, “che non può essere ridotto alla mera organizzazione delle feste, ma che riguarda soprattutto la tutela della basilica e delle pregevoli opere d’arte che contiene”.
Il sindaco Piero Rustico ha sottolineato “l’importanza storica, culturale e sociale dell’evento”, complimentandosi con l’Arciconfraternita ed il Parroco per l’impegno costante nel valorizzare e curare il patrimonio della chiesa: “Il ruolo di fabbriceria delle confraternite si evince da come sono ben tenute le chiese e le loro opere d’arte. La presenza del Soprintendente sottolinea che Ispica è città che merita attenzione, potendosi avvalere in ciò di una salda sinergia interistituzionale”.
Il Soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali, Rosalba Panvini, dal canto suo, ha definito “straordinario” l’incontro con una comunità importante del territorio ibleo: “Sono felice di aver visitato un tempio stupendo, museo di opere bellissime. Dobbiamo pensare di potere tutti aiutare a conservare le opere d’arte che ci sono state tramandate; con molta umiltà ed impegno assicuro la nostra collaborazione con le istituzioni locali”; ha, poi, annunciato l’arrivo di un finanziamento di 1.500.000 Euro destinato al Parco Forza, affermando la volontà della Soprintendenza di far conoscere le nostre bellezze ai numerosi ospiti che giungono nel ragusano.
L’intervento conclusivo è stato affidato al restauratore Luciano Bombeccari, che ha descritto minuziosamente l’opera ed il suo complesso restauro. Il ‘Battesimo di Cristo’ è un olio su tela eseguito fra il 1700 ed il 1800 da autore ignoto, attualmente collocato sull’altare della navata di sinistra della chiesa che ospita il fonte battesimale; eseguito su un supporto di lino di fiandra – tessuto raro e molto costoso all’epoca della commissione – era assai danneggiato da numerosi fattori di degrado ambientali e dallo spostamento, avvenuto ai primi del ‘900, del dipinto da una nicchia più grande ad una più piccola, determinandosi così spanciamenti e depositi di polvere che ne compromettevano irrimediabilmente la resa cromatica. Dopo aver compiuto complesse operazioni di rinforzo delle aree deboli del supporto, è stato realizzato un nuovo telaio che sostiene il quadro con sistemi di tensionamento; sono seguiti la pulitura chimica, la stuccatura delle lacune ed il ritocco pittorico.
Il risultato del restauro, oggettivamente entusiasmante, è stato mostrato agli intervenuti, che hanno assistito con curiosità e stupore allo svelamento dell’opera.
Al termine della breve cerimonia, sono state donate le medaglie celebrative realizzate dall’Arciconfraternita al restauratore Bombeccari, al soprintendente Panvini e ad Anna Maria Gregni, che ha seguito l’iter di finanziamento del restauro.

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