Modica Calcio. Sullo stadio “Pietro Scollo” la verità di Piero Cundari

cundari“Personalmente sarebbe stato facile sottrarmi al ruolo, alla fine della stagione scorsa. Tutto sommato arrivando a Modica avevo salvato la società da un inesorabile destino che l’avrebbe portata alla radiazione, avevamo salvato la categoria e lo scorso anno, nonostante i tanti problemi, avevamo disputato un campionato dignitoso lottando fino alla fine per i play off”. Inizia così quello che potrebbe essere definito come l’ultimo capitolo (in ordine di tempo) della “saga” fra il presidente del “Modica calcio”, Piero Cundari ed il primo cittadino della città, Ignazio Abbate. “Due stagioni di impegni personali ed onerosi in termini economici, di risorse umane e di tempo dedicate al Modica Calcio. Ho deciso di continuare – dichiara Piero Cundari -, pensando di poter riprendere, nel segno di una continuità programmatica e puntando sul lavoro dello staff tecnico-organizzativo che si è creato”. Ed ecco la versione dei fatti del presidente, rispetto agli ultimi episodi che hanno minato il rapporto con l’amministrazione comunale. “Al sindaco avevamo chiesto di starci vicino, una vicinanza “istituzionale” fondamentale – sottolinea Cunadari -, su cui costruire una grande stagione. Credo che il sindaco, abbia il dovere di dedicare al Modica Calcio, una sensibilità istituzionale che travalichi quelli che possono essere le sue passioni personali ed a cui dedica il tempo libero”. Fino ad arrivare all’incontro della “discordia”. “Ciò che avevamo chiesto, era aiutarci a lavorare serenamente. Per tutta risposta in questi mesi, abbiamo subito una serie di atteggiamenti ai limiti dello scherno. Sintomatico, in tal senso, l’ultimo incontro di fine settembre, a Palazzo “San Domenico”, tra la nostra delegazione e l’amministrazione comunale. In quella occasione ebbi modo di sottoporre tutta una serie di istanze riguardanti la gestione del “Pietro Scollo”, a cui non era stata data nessuna risposta. Con una di queste istanze, un nostro tecnico incaricato aveva presentato uno stralcio del progetto dello stadio riguardante i costruendi bagni, che chiedevamo venisse vidimato dal settore Lavori Pubblici, per poterlo presentare al settore Urbanistica e, procedere così, ai lavori di realizzazione dei bagni. Il sindaco non era in possesso neanche della copia del Contratto di Comodato, con cui era stata affidata la gestione del “Pietro Scollo” al Modica Calcio. Era il 26 settembre, sto ancora aspettando la sua telefonata”. In ultimo si è voluto chiarire questa “amara vicenda”, legata alla realizzazione dei bagni a servizio della Tribuna A. “Il Contratto di Comodato che disciplina la gestione dello stadio “Pietro Scollo”, non prevede in nessun caso l’onere di tale realizzazione a carico del Modica Calcio. Parla esplicitamente – dichiara Piero Cundari -, tra gli oneri a carico del comodatario di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei fabbricati esistenti. Ma mai in nessun capoverso di interventi di realizzazione di fabbricati ex novo. Il Modica Calcio 1932 soltanto confidando in un clima distensivo e di collaborazione, aveva manifestato la volontà di realizzare i suddetti bagni. Volontà che, a cause dell’atteggiamento ostruzionistico manifestato dall’Amministrazione in questi mesi anche e soprattutto nel rilascio dell’agibilità provvisoria dello stadio, adesso è venuta meno. Dei sopralluoghi effettuati dalla Commissione Comunale di Vigilanza vogliamo sottolineare le prescrizioni a tempo. A norma di legge la Commissione deve motivare il diniego ed elencare le prescrizioni da ottemperare in merito al rilascio dell’agibilità, sempre in sede di commissione, fissando una successiva data entro la quale la Commissione stessa verificherà e prenderà atto dell’ottemperanza a quanto prescritto, invece questa Commissione ci ha sempre costretti a chiedere di volta in volta, con singole richieste, il rilascio dell’agibilità. Ricordiamo a tutti – conclude – che la differenza tra eccesso di zelo e abuso di potere, è sottile”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa