Modica, Vito D’Antona: “Zona artigianale di Michelica. Centro Servizi”

vito d'antonaIl Consigliere Comunale di Sinistra, Ecologia e Libertà, Vito D’Antona, dopo la recente nota della Cna di Modica, con la quale, facendo riferimento alle problematiche relative alla gestione dei servizi nella zona artigianale di Michelica, ha chiesto al Comune di avere assegnata una stanza del centro servizi quale punto di incontro delle imprese allocate nella zona artigianale, ha chiesto con un’interrogazione all’Amministrazione Comunale quali iniziative intende assumere per riscontrare in tempi brevi la richiesta avanzata dalla Cna in ordine alla concessione di una sala riunioni per le imprese insediate nella zona artigianale di Michelica, e se ritiene, nel rispetto delle finalità connesse al Centro Servizi, nonché per ragioni di opportunità, di avviare una procedura finalizzata ad ospitare nella struttura servizi connessi alle esigenze delle imprese. “Il Comune di Modica – spiega D’Antona – nel 2002, a seguito di un bando regionale, a valere su finanziamenti europei, ottenne un contributo di oltre unmilioneottocentomila euro per la realizzazione del centro servizi, la cui finalità è quella di fornire servizi alle piccole e medie imprese insediate nella zona artigianale. Nel 2010, l’Amministrazione Comunale concesse in comodato d’uso gratuito l’edificio ove è ubicato il centro servizi alla società partecipata denominata Artgest, società poi successivamente messa in liquidazione dal Consiglio Comunale il 28 maggio 2013”. L’Amministrazione Comunale nella seconda parte dell’anno scorso, nel contesto di una riorganizzazione logistica degli uffici comunali, decise di trasferire nei locali del centro servizi della zona artigianale di Michelica, una parte degli uffici comunali. “Come fatto notare da diverse parti – aggiunge – anche con un’ interrogazione del sottoscritto datata 27 settembre 2012, che destinare il centro servizi unicamente ad uffici comunali appare in contrasto con le finalità per il quale nel 2002 il Comune ottenne il finanziamento destinato esclusivamente alla realizzazione di infrastrutture al servizio delle aree artigianali. Credo sia opportuno, nel rispetto delle finalità della struttura in una area che si avvia ad occupata, con il progetto di ampliamento in itinere, da altre decine di imprese artigiane, oltre che nella considerazione che l’edificio si presta ad ospitare, dietro canone di affitto a favore del Comune, uffici pubblici e privati al servizio delle imprese e dei cittadini, accogliere, per questo aspetto, la richiesta proveniente dalla Cna”.

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