Ispicesi condannati in primo grado per truffa, beneficiano dei ritardi causati dal decreto taglia-tribunali. In appello reato prescritto

avv. Martino ModicaLe conseguenze del decreto sull’accorpamento dei Tribunale non sono tardate ad evidenziarsi. Se mercoledì il collegio penale del Tribunale di Ragusa si era ritrovato con 37 processi da trattare e costretto a rinviarli tutti, se in larga parte i processi dovranno ricominciare perché le difese non prestano il consenso per proseguire le udienze con altri giudici, dall’altro lato fa tirare un sospiro di sollievo a due imputati che il giudice onorario del Tribunale di Modica, Francesca Aprile, aveva condannato in primo grado per truffa aggravata in concorso a sei mesi di reclusione ciascuno. Per via delle lungaggini e delle difficoltà degli ufficiali giudiziari dovuti alla confusione provocata dal decreto taglia-tribunali, la Corte d’Appello di Catania ha dichiarato la prescrizione del reato, per cui l’assoluzione per Carmelo Lombardo, difeso dall’avvocato Piero Latino, e Francesca Monaca, difesa dall’avvocato Martino Modica. La donna e’ titolare di un autosalone ed aveva consegnato una fiammante BmW a Lombardo per venderla a un ispicese. Operazione che avvenne, solo che quest’ultimo non avrebbe consegnato la somma incassata all’autosalonista, 25 Mila euro, la quale, sulla base di questo, si sarebbe poi rifiutata di effettuare il trasferimento di proprietà. L’acquirente, pertanto, aveva denunciato entrambi per truffa aggravata in concorso. In primo grado i due di Ispica furono, come si diceva, condannati dal Tribunale di Modica. In appello per ben tre volte le udienze sono state rinviate per errori o mancate notifiche per le difficoltà degli Ufficiali Giudiziari e, dunque, i giudici etnei hanno pronunciato l’assoluzione per sopraggiunta prescrizione.

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