I sequestri di Marispica e Baia Samuele. Delegazioni sindacali e comunali ricevuti dal Presidente della Regione Crocetta

CGIL CISL E UILA seguito della ormai note vicende giudiziarie per presunto inquinamento ambientale, le tre grandi strutture turistiche ragusane Marispica, Baia Samuele e Marsa Siclà sono sotto sequestro giudiziario dal 19 Gennaio scorso. Solo Marsa Siclà è stata dissequestrata dalla Cassazione ed è entrata in attività ad Agosto. Oltre 300 dipendenti più l’indotto hanno perso il lavoro tra l’indifferenza generale. Grazie alle forti iniziative di CGIL – CISL – UIL, dei Sindaci e dei Consigli Comunali di SCICLI – ISPICA-POZZALLO, una delegazione è stata ricevuta dal Presidente Crocetta e dall’Assessore al Lavoro alla presenza della Deputazione Regionale il 19 Luglio scorso. E’ stato chiesto a Crocetta di interloquire con la Procura Generale di Catania per accelerare i tempi della definizione della vicenda giudiziaria.
Il presidente Crocetta s’impegnò, comunque,a convocare entro pochi giorni il tavolo – tecnico presso l’Assessorato al Lavoro per individuare forme di sostegno al reddito per i dipendenti delle strutture turistiche che nel corso del 2013 non sono più tornati al lavoro.
Il suddetto tavolo è stato convocato per ben tre volte ma sistematicamente per indisponibilità dell’Assessore Bonafede gli incontri non si sono tenuti. Naturalmente Marispica e Baia Samuele restano ancora sotto sequestro e siamo alla viglia della definizione della stagione turistica 2014 che, a questo punto, rischia di saltare come già avvenuto per quella del 2013. I fatti descritti non riteniamo abbiano bisogno di commenti. Ragusa viene ignorata e mortificata dal Presidente e dal Governo Regionale, il dramma dei lavoratori del nostro turismo sembra essere scomparso dall’agenda della Deputazione iblea. Non si era mai arrivati a tanto, non erano mai stati trattate così le rappresentanze sociali di questa provincia. CGIL – CISL – UIL, nel proclamare lo stato di agitazione degli ex lavoratori delle tre strutture turistiche, preannunciano iniziative di lotta forti contro l’indifferenza del governo regionale e l’incomprensibile silenzio della Deputazione.

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