Comune di Modica. Sforamento Patto di Stabilità esercizio 2012. I dati in conferenza stampa

Conf stampa patto di stabilità“Individueremo e cercheremo una soluzione per fronteggiare lo sforamento del Patto di stabilità creatosi con l’esercizio 2012. Lunedì prossimo ne parleremo a Roma con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione Giampiero D’Alia atteso che ci sono provvedimenti sulla materia in corso di definizione che specificano il metodo e il merito del problema. Faremo una battaglia su scala nazionale per risolvere il problema considerato che tanti comuni in Italia, in Sicilia e nelle nostra provincia si trovano in queste condizioni.
Ci siamo appellati al provvedimento ministeriale nelle sedi opportune e di certo la città non piangerà le conseguenze di una atto sul quale non ha alcuna responsabilità. Andremo avanti con il nostro programma senza aumentare le tasse con il sostegno alle famiglie e alle imprese.” Questo la riflessione del Sindaco al termine della conferenza stampa convocata, stamani, a Palazzo San Domenico per affrontare un tema spinoso come quello dello sforamento del patto di stabilità registrato nell’esercizio finanziario 2012.
Presenti all’incontro con la stampa il vice sindaco, Giorgio Linguanti, l’assessore al Bilancio, Enzo Giannone, la P.O. alle finanze e programmazione dr. Salvatore Roccasalva.
“ Lo sforamento del Patto di stabilità, ammette l’assessore Giannone, prevedeva il pagamento del 5% dell’importo della somma che aveva determinato lo sforamento. Nel 2012 il governo centrale ha deciso una sanzione pari all’ intero importo. Questo ovviamente non ci consente, ad oggi, di poter chiudere il bilancio di previsione 2013 che avevamo, qualche settimana fa, pronto ed equilibrato. Attenderemo gli eventi.”
Il patto di stabilità 2012 è calcolato dalla media della spesa degli anni 2006/07/08 pari a 44.637.000 euro. Nel 2012 era stato previsto il saldo del 16% della somma pari a   4.673.000 euro che definisce la differenza tra le entrate e le uscite.
Nel 2012 invece si è registrato un differenziale tra entrate e uscite pari  2.766.000 euro che aggiunti alla previsione del tetto fanno un saldo di  7.439.000 euro che sfrondato dalle spese in conto capitale che sono indifferenti sul piano del calcolo e pari a 2.254.000 euro danno una differenza di  5.185.000 euro.
La conseguenza immediata di questa nuova situazione contabile, la trattenuta, da parte dello Stato, di € 2.650.000,00 che sono le somme previste per gli enti come fondi di solidarietà e si rischia anche il mancato trasferimento delle quote IMU 2013 sulla prima casa che andrebbero introitate dall’Ente.

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