La disperazione di un imminente licenziamento dei lavoratori delle società partecipate sta creando allarme, anche sociale, soprattutto tra chi vive solo di uno stipendio, tra l’altro non qualificante. Sono tante le rimostranze ma anche le situazioni drammatiche che si registrano dopo l’approvazione del Piano di Riequilibrio da parte del consiglio comunale, che taglia ore e remunerazioni in ogni settore, anche per l’indotto. “Sono una ragazza di 26 anni figlia di una dipendente, “ragazza madre”, della Servizi per Modica che da otto anni lavora come addetta alle pulizie, attualmente con un contratto a tempo determinato (cambiato da tempo indeterminato) e ben 30 proroghe – si legge in una mail a firma di Francesca P. -. Ora la SpM , in conseguenza alla spending review, dovrà licenziare ben ventidue persone. Questo è il modo che hanno di risolvere le cose? Mandare a casa una donna sola, di 50anni, che per tutta la vita si è spaccata la schiena per fare crescere figlia, per racimolare quella miseria di stipendio che le viene dato, anche con ritardi incredibili( il 28 dicembre le è stato pagato il mese di agosto e la 14esima). Nonostante le mancanze che la vita ci ha messo davanti, una cosa non manca alle donne di casa mia: la dignità”. I ventidue lavoratori sono, specificatamente, venti pulizieri e due custodi presso il Tribunale. Nei loro confronti non sarà prorogato il contratto part time a tempo determinato la cui scadenza è prevista il 31 gennaio. Della vicenda nei giorni scorsi si era occupato anche il presidente dell’Unsic, Ignazio Abbate.
Disperazione. Piano di riequilibrio a Modica. Tanti a rischio di licenziamento
- Gennaio 23, 2013
- 1:21 pm
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