Turbativa d’asta a Modica. Due persone processate

Avv. Diana IemmoloSono accusati di turbativa d’asta, poiché uno dei possibili partecipanti alla gara aveva denunciato di avere ricevuto delle minacce. La vicenda ieri è approdata all’attenzione del giudice onorario del Tribunale di Modica, Corrado Celestre(pubblico ministero Diana Iemmolo), con due imputati, Angelo Miceli, l’originario proprietario dell’immobile messo all’asta, e Tony Mirabella, difesi dall’avvocato Elvira Argento. I fatti risalgono al 21 dicembre 2007, come ha raccontato un teste, l’avvocato Fabio Spadaro.
Fu la denuncia del commercialista Giorgio Giannone, nel cui studio professionale a Modica si doveva tenere l’asta, e che ieri è stato sentito, ha fare scattare l’inchiesta poi affidata ai carabinieri. Spadaro ha detto di essere stato presente all’apertura delle buste ma di non avere assistito a minacce. L’immobile se lo aggiudicò Pinuccia Buscema, anche se, successivamente, fu rilevato dall’originario proprietario. Il marito della Buscema riferì che all’uscita dello studio del commercialista fu seguito in Via Sacro Cuore a Modica da un’autovettura che, in seguito gli si accostò e uno degli occupanti gli sputò controllo. Da una successiva ricognizione fotografica fatta presso i carabinieri, individuò Mirabella. Il problema è che quest’ultimo, all’epoca era agli arresti domiciliari. La struttura oggetto del contendere si trovava nel centro cittadino di Scicli ed era stato sottoposta a esecuzione immobiliare. Le parti torneranno in aula il 22 marzo

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