Accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, il Giudice del Tribunale di Modica, nell’udienza di convalida tenutasi nel pomeriggio del 24 giugno scorso, ha disposto la convalida dell’arresto del giovane modicano Gabriele Zocco di 22 anni, operato dalla Polizia di Modica nella quasi flagranza di reato di rapina aggravata in danno del negozio Oro Bank di via Tirella a Modica. Altresì al giovane è stata applicata la misura cautelare in carcere perché ritenuto responsabile oltre che della rapina per la quale è stato tratto in arresto anche per altre tre rapine di cui due perpetrate in danno dello stesso esercizio commerciale e un’altra in danno di un negozio di “Tutto un euro e oltre” di Via Resistenza Partigiana.
L’arresto è stato effettuato dagli uomini del Commissariato di Modica, giunti tempestivamente sul luogo a seguito della segnalazione, seguendo una traccia investigativa scaturita dalle indagini già in corso per le precedenti rapine compiute in questo centro. Infatti, il rapinatore veniva intercettato a circa 500 metri dal negozio dal quale era riuscito a fuggire nonostante il tentativo della vittima, che nell’intento di bloccarlo, era riuscito a disarmarlo. Più precisamente, intorno alle 18.30 dello scorso del 24 giugno, Gabriele Zocco, armato di coltello entrava all’interno del negozio e dopo un’accesa colluttazione con i titolari, riusciva ad arraffare la somma di 200 euro e dileguarsi.
Pertanto, gli uomini del Commissariato, allorquando venivano allertati, apprendendo la dinamica dell’evento ed avuta contezza delle caratteristiche fisico-somatiche del giovane rapinatore, circostanze in tutto simili agli eventi delittuosi già oggetto d’indagini, sospettando che potesse trattarsi proprio dello Zocco(noto perché già segnalato per possesso di stupefacenti ed arrestato dalla Guardia di Finanza), si ponevano alla sua immediata ricerca per le vie limitrofe a Via Tirella.
Difatti, di li a poco, in Via Modica Sorda, veniva bloccato. Vistosi scoperto non opponeva resistenza all’arresto.
Addosso al ventiduenne venivano rinvenute le banconote, provento della rapina mentre il coltello, trovato sul luogo dell’evento, veniva successivamente posto in sequestro. Parimenti, venivano acquisite le immagini registrate dal sistema di video sorveglianza interna del negozio.
Appare opportuno rievocare che, nell’ultimo periodo, in città si erano verificate altre rapine con il medesimo modus operandi, ovvero ad opera di un rapinatore solitario che con il volto seminascosto effettuava rapine armato di coltello.
Le indagini avviate -anche mediante i riscontri incrociati tra le immagini registrate nel corso dei singoli eventi criminosi-, avevano portato il personale del Commissariato ad effettuare numerose individuazioni fotografiche, durante le quali le vittime avevano riconosciuto in Gabriele Zocco quuale autore delle precedenti rapine.
In particolare, a seguito delle verifiche effettuate e riferite all’Autorità Giudiziaria, il 23 giugno scorso, e alle richieste della Procura della Repubblica, il Tribunale di Modica, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, gli contestava anche la responsabilità di tali delitti:
1. in data 28 febbraio scorso la rapina compiuta in danno sempre nello stesso negozio di compro oro. Particolarmente grave era la condotta tenuta da Zocco che, nella circostanza, minacciava, col coltello, la commessa in avanzato stato di gravidanza, riuscendo a rapinare circa 7000 euro;
2. in data 31 maggio scorso riusciva a rapinare la somma di 5000 euro in contanti, sempre in danno del medesimo negozio ove, con l’uso della stessa arma, minacciava la titolare;
3. il 16 giugno scorso, alla chiusura del negozio di casalinghi denominato “Tutto a 1 euro”, di Via Resistenza Partigiana, si era presentato puntando il coltello ad un quattordicenne, figlio della titolare. In tale circostanza, non era riuscito a portare a termine la rapina poiché mentre tentava di forzare la cassa, il minore chiedeva aiuto, costringendolo alla fuga.
Ad ulteriore riprova del coinvolgimento dello Zocco nei fatti in esame va detto che subito dopo l’arresto, la perquisizione domiciliare eseguita presso la sua abitazione, consentiva di rinvenire e sequestrare i capi di abbigliamento, che dettagliatamente erano state descritte dalle vittime in sede di denuncia.
Pertanto, Gabriele Zocco, alla luce della decisione del Giudice del Tribunale di Modica, rimane associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
