Il consiglio comunale di Modica ha aperto la seduta con la question-time, durata circa un’ora e poi ha affrontato la discussione su due mozioni. Votata a maggioranza quella relativa al riavvio del percorso per l’acquisizione del palazzo degli Studi da parte della provincia Regionale di Ragusa – relatori i consiglieri Mandolfo e Cerruto Nino-; votata all’unanimità, invece, quella relativa sull’attestazione di cane randagio e funzionamento dell’ambulatorio veterinario comunale- relatori i consiglieri Mandolfo e Occhipinti-. Questa mozione è stata integrata con un emendamento, votato all’unanimità, del consigliere Giovanni Migliore. Diciassette presenti il consiglio si apre con la question time.
Il consigliere del Pdl Tato Cavallino avanza la richiesta di una conferenza dei capigruppo per affrontare la questione della Multiservizi, i cui lavoratori sono in stato di agitazione. Stigmatizza l’assenza dell’amministrazione, presente solo l’assessore all’Urbanistica Elio Scifo, nella fase della question time.
Il consigliere del Pd Carmelo Cerruto illustra un’interrogazione, di concerto con il consigliere Nino Cerruto; rileva lo stato in cui si trova l’alveo in cui si convogliano le acque bianche della Sorda.
Dal sopralluogo effettuato la luce dell’alveo è ridotta a causa di presenza di arbusti così come critica è la situazione in Via Tirella dove sarebbe necessario una pulizia dell’alveo con una manutenzione che prevede la scerbatura e la rimozione di detriti. Si tratta di zone a rischio idrogeologico che vanno fortemente monitorati.
L’Assessore all’urbanistica Elio Scifo comunica che sono stati fatti sopralluoghi con il Genio Civile che ha fatto propria la necessità di costruire un collettore, finanziamento di un milione di euro con progetto del genio civile coperto con i fondi Por, per risolvere il problema ( dal ponte San Giuliano alla Via Tirella).
Sulla Via Trani va eliminata qualsiasi ipotesi di costruzione lungo l’alveo dato la criticità del sito.
Gli interroganti si ritengono soddisfatti ma vigileranno sulla tematica.
Il capogruppo dell’UDC Paolo Nigro chiede di sapere le motivazioni per le quali c’è stata una sostituzione del dirigente all’urbanistica.
Il presidente Garofalo replica dicendo che è necessaria un’interrogazione scritta.
Paolo Nigro ritiene che il problema non è secondario visto che all’ordine del giorno vi sono questioni che attengono lo sportello unico e quindi il rilievo è legittimo.
L’Assessore all’Urbanistica Elio Scifo risponde ai rilievi del consigliere Paolo Nigro sostenendo che il dirigente ing. Carmelo De Naro è stato sospeso per cinque mesi dall’incarico in quanto si deve occupare di coordinare l’attività di progettisti esterni che stanno redigendo elaborati che vanno finanziati con i fondi POR ( Pisu e Pist) e li ci sono scadenze ben precise per cui non può occuparsi dell’impegno legato all’urbanistica e allo sportello unico
L’ing. Carmelo De Naro ha la fiducia dell’amministrazione in quanto ha mantenuto due deleghe e continua a collaborare con l’assessorato e ritiene che non è il consiglio comunale a dire chi deve o non deve fare il dirigente.
Paolo Nigro ritiene insoddisfacente la motivazione dell’assessore Elio Scifo. Annuncia la presentazione di un’interrogazione che sarà presentata all’Assessore al Personale. Il consiglio comunale entra nel merito della materia e nel merito delle materie e di come si organizza un settore.
L’amministrazione aveva nei fatti assegnato questa delega all’ing. Franco Paolino avendo egli partecipato con l’assessore Giorgio Cerruto a riunioni a Palermo sull’argomento. Ritiene che questo cambio sia una motivazione priva di fondamento. E’ inspiegabile che venga sospeso un dirigente all’urbanistica per quattro mesi quando la questione PRG sta per andare in discussione, come dimostra la conferenza dei capigruppo convocata ad hoc, e l’ing. Carmelo De Naro è una memoria storica in questo senso.
Il consigliere Tato Cavallino presenta un’interrogazione sullo necessità di garantire la guardiania nell’area di San Giuseppe ’ u Timpuni molto suggestiva e location del presepe vivente di quest’anno.
L’Assessore all’ecologia Tiziana Serra annuncia che si sta concretizzando la consegna dell’opera e questo consentirà di proteggere l’area già oggetto di atti di inciviltà con muri imbrattati.
Una cooperativa gestirà sia la custodia e la manutenzione e l’attività che va svolta in quella sede attesa la presenza dell’anfiteatro. Si studierà una convenzione con la forestale per garantire ulteriori piantumazioni.
L’interrogante si ritiene insoddisfatto perché al momento non c’è alcuna certezza e invece sui tempi sollevati si registra molto ritardo. Invita l’assessore Serra affinché si dia sicurezza all’intera area.
Il consigliere Carmelo Cerruto del Pd segnala all’assessore Serra la presenza di schiuma nell’area del porticciolo di Marina di Modica e chiede una verifica se c’è qualche problema.
Gli sversamenti arrivano dal mare e ci si raccorderà con la capitaneria di porto replica l’assessore Serra.
Il consigliere Carmelo Cerruto chiede al Presidente Garofalo, che si attiverà, la convocazione di una conferenza dei capigruppo per un confronto sul Piano territoriale paesistico dato che il 22 febbraio sarà discusso in una riunione della soprintendenza.
Il consigliere Paolo Nigro ritiene che deve essere il consiglio a discutere sullo strumento paesaggistico e propone un consiglio comunale ad hoc prima della riunione in soprintendenza.
L’Assessore Scifo ritiene che il consiglio comunale vada coinvolto in quanto sono scelte urbanistiche importanti che vanno assunti in particolare sul regolamento di attuazione. Quindi necessaria una sintesi di proposte da parte del consiglio che sostenga le motivazioni che il sindaco dovrà esprimere in sede di soprintendenza.
Paolo Nigro annuncia la presentazione di una mozione al consiglio in questa direzione.
Il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano rileva la mancata presentazione della relazione annuale in ossequio alla legge e allo statuto dopo diciotto mesi di amministrazione. E’ un inadempimento del Sindaco. Il Sindaco non ha rispettato l’art. 77 dello statuto in quanto non ha fornito circostanziata relazione sul cambio degli assessori e sul quale il consiglio si esprime e chiede al Presidente di porre come punto aggiunto i punti richiesti.
Il Sindaco Antonello Buscema sulla prima s’impegna a presentare la relazione che sarà consegnata entro il mese. Sul secondo si dichiara pronto a discuterne quando il consiglio decide di farlo.
Il consiglio affronta la mozione d’indirizzo sul riavvio del percorso per l’acquisizione del palazzo degli Studi da parte della provincia regionale di Ragusa. Presentatori i consiglieri Nino Cerruto e Diego Mandolfo.
La storia è nota alle cronache. Restaurare il palazzo degli studi per allocarvi il Liceo Artistico oppure costruire una sede nuova che comporta una pesa di dieci milioni di euro con il limite di scegliere tra la palestra o il parcheggio. Il palazzo degli studi conta su un progetto di recupero di sei milioni di euro e quindi propone di chiedere alla provincia regionale di optare per la soluzione di una restauro del Palazzo degli Studi in modo da conservarlo e valorizzarlo per il futuro ospitando lì il Liceo.
L’Assessore al centro storico Elio Scifo rileva che il Palazzo degli Studi va recuperato e che comunque il comune in un prossimo futuro avrà la possibilità di potere disporre di tante aule.
Riporta l’idea che l’immobile non potrà essere normato, come sostiene la soprintendenza, in tema di antisismicità e da qui nacque l’idea del plesso nuovo. E’ stata proposta la nomina di un esperto di strutture di edifici storici per fare valutazioni in ordine a questo problema. Dichiara il no al trasferimento del Liceo Classico in altra sede ma dipende dalla soprintendenza nel valutare un piano di antisismicità atteso che sull’immobile si potrebbe profilare una diversa destinazione d’uso.
Il consigliere del Pdl Tato Cavallino assumendo la notizia che l’Ente mette a disposizione del consolidamento del palazzo degli studi per un milione e mezzo, rileva che altrettante somme sono state spostate in altri lavori. E’necessario che l’immobile deve essere posto in sicurezza ma in modo totale. Non si può rischiare l’incolumità degli studenti. Allora pensare a costruire un nuovo istituto facilmente raggiungibile e moderno. Ritiene la salvaguardia degli studenti sia prioritaria a qualsiasi altra discussione. Propone la presenza di consiglieri agli incontri che l’amministrazione terrà con altri enti per decidere il da farsi.
Il consigliere dell’Mpa Diego Mandolfo ritiene che si avvii un percorso virtuoso con la provincia che abbia la finalità del recupero dell’edificio sede di uno storico liceo; abbandonarlo disertifica il centro storico di un simbolo fondamentale.
Il consigliere Michele Colombo di Modica in primo piano ribadisce che è fondamentale avere un struttura sicura e questa la condizione per optare per un restauro dell’immobile.
Il consigliere Carmelo Cerruto del Pd ritiene che il legislatore ha previsto il recupero dei palazzi nei centri storici; l’amministrazione deve perseguire il recupero del Palazzo degli Studi. Sono necessari sei milioni di euro; una scuola nuova costerebbe dieci milioni di euro. Ritiene che ci possa essere un danno nei confronti dell’amministrazione provinciale.
Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro valuta che una decisione è stata presa nel senso che si vuole il nuovo istituto nel quartiere Sacro Cuore ( preside del Campailla, consiglio d’Istituto, soprintendenza, e provincia). Di questo dato bisogna prendere atto. Bisogna capire cosa si vuole fare di quel milione e mezzo che si vorrebbe impiegare.
Il consigliere Gaetano Cabbibbo dell’Mpa giudica la mozione meritevole di attenzione. L’intervento deve essere doppio: restauro e antisismicità dell’immobile.
IL consigliere del Pdl Bartolo Azzaro ribadisce la messa in sicurezza della scuola e quindi salvaguardare la incolumità degli studenti. Sarebbe prioritario mettere in sicurezza le scolaresche e dopo parlare delle destinazioni d’uso.
Il capogruppo dei popolari, Salvatore Cannata ritiene che sia stata fatta la fotografia della situazione.
Ritiene che la provincia debba velocizzare la concretizzazione della nuova scuola in quanto di decentra una scuola,con tutti i riflessi sul traffico i centro storico, e sul Palazzo degli Studi si faccia un recupero e si cambi la destinazione d’uso.
Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso ritiene che c‘è un significato nel recuperare un edificio nel centro storico. Non si possono rimuovere cultura, arte, letteratura tutto collegato al Palazzo degli Studi. Necessario consolidarlo e conservarlo perché è necessaria la sua presenza nel centro storico. E invita a votare la mozione per dare continuità storica agli edifici del centro storico.
Il Capogruppo di S e L Vito D’Antona ritiene che non si tratta di dare una destinazione d’uso al palazzo ma si tratta di conservare una memoria attraverso la conservazione dei palazzi storici.
La mozione va dietro ad un’intuizione che è quella di mantenere il palazzo degli Studi con la sua destinazione ed evitare di costruire un altro istituto. La mozione vuole avviare un’interlocuzione con la provincia per verificare se è possibile conservare il palazzo degli studi. La soluzione di individuare un esperto che possa esprimersi sulla possibilità di un recupero antisismico dell’edificio appare una buona opzione. Si riapra la trattativa con la provincia per rivedere la scelta nel senso di mantenere la destinazione d’uso del Palazzo degli Studi.
Il consigliere Giancarlo Poidomani del Pd crede che la discussione fatta stasera. La mozione d’indirizzo chiede all’amministrazione di fare una forte pressione per riavere recuperato e sicuro il Palazzo degli studi. Su questo si è d’accordo ma poi la cosa si diversifica in quanto i consiglieri di opposizione vogliono la costruzione di un nuovo plesso, con i dieci milioni di euro, dove allocare il Liceo artistico.
E’ dell’idea che le somme possano essere spese nel Palazzo degli Studi recuperando il terzo piano per il Liceo artistico.
Il consigliere di Nuova Prospettiva Nino Cerruto ritiene utile che i dieci milioni di euro la provincia debba recuperare il Palazzo degli Studi.
Il consigliere Tato Cavallino si dichiara convinto di recuperare il Palazzo degli Studi ma l’amministrazione doveva mantenere le somme per interventi di sicurezza; poi c’è la soluzione del Cipe ma nessuna opzione è stata operata dell’amministrazione. Reclama la sicurezza per gli studenti. Propone di modificare la mozione nella parte in cui si vogliono allocare nel palazzo degli studi sia il Liceo Classico e l’Artistico.
Il consigliere Michele D’Urso del Pdl annuncia l’astensione della mozione perché non condivisibile nella forma. Due questioni: il recupero del palazzo degli Studi, su cui è d’accordo; non accetta però una mozione che vuole pressare la provincia quando questa ha già fatto una scelta nel mentre l’amministrazione ha distolto le somme a propria disposizione utile a recuperare l’edificio e per tale ragione l’ente provincia non ha optato per il suo acquisto.
Peraltro i dieci milioni di euro sono destinati alla costruzione della nuova scuola e non possono destinarsi al recupero e messa in sicurezza del palazzo degli studi.
Si discuta allora in una conferenza di servizio quello che ognuno vuole fare e poi si decide.
Il capogruppo dell’Udc paolo Nigro condivide la posizione del consigliere D’Urso e dichiara l’astensione del volto in quanto la mozione è superata nei fatti. Con quali somme si vuole ristrutturare il palazzo egli studi ? Il Palazzo degli studi per essere utilizzato ad uso scolastico a norma ha bisogno di risorse tali da consentire l’intervento e gli enti preposti ai vincoli dicano sì all’intervento.
Il palazzo degli studi è nell’elenco degli immobili da alienare in quanto si doveva fare cassa e la destinazione delle somme dell’ente dovevano essere decisi dal consiglio su scelte strategiche.
Il consigliere del Pd Giancarlo Poidomani annuncia il voto favorevole perché bisogna costruire un movimento d’opinione perché si restauri il palazzo degli studi.
Il capogruppo Vito D’Antona auspica un voto unanime della mozione in quanto la questione è aperta. L’unica cosa vera è che non ci sono risorse per mettere in sicurezza l’edificio. La soluzione e che la provincia acquisisca l’immobile e lo restauri allocandovi Liceo Classico e Linguistico.
Il capogruppo dei Popolari Salvatore Cannata annuncia l’astensione.
Il consigliere Tato Cavallino presenta una nota di attenzione per la mozione secondo la quale pone la messa in sicurezza del palazzo degli studi come fase propedeutica.
La mozione ottiene diciassette voti favorevoli, sette gli astenuti. La mozione è stata approvata dal consiglio.
I consiglieri Paolo Nigro e Nino Gerratana pongono due problemi procedurali e di merito.
L’inserimento della mozione sul randagismo e non la trattazione complessiva dell’intera tematica come aveva deciso il consiglio e l’assenza della mozione del consigliere Gerratana quando un punto relativo alla localizzazione di un programma costruttivo è stato riproposto all’ordine del giorno.
Il consigliere Diego Mandolfo illustra la mozione d’indirizzo sull’attestazione cani randagi e funzionamento dell’ambulatorio veterinario comunale presentata anche dal consigliere Gianni Occhipinti.
La mozione tende a sfruttare la legge regionale che migliora ed amplia l’anagrafe canina nel territorio compresa la microchippatura e quindi la sterilizzazione dei randagi dietro il riconoscimento di questo status da parte dei vigili urbani.
Il consigliere di Idea di centro Giovanni Migliore racconta la sua esperienza personale dove dimostra tragicamente che i tempi di intervento sulla cattura dei randagi e lunghissima con una farraginosità di procedure tra enti paurosa.
E’ necessario potenziare gli uffici veterinari e la mozione ha un suo peso e l’amministrazione si attivi per fronteggiare questo problema e si faccia un censimento sul territorio.
Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro condivide l’intervento del consigliere Migliore. Si ritiene insoddisfatto del modo con il quale si sta affrontando il problema. Ribadisce che la questione del randagismo va affrontato nella sua globalità come era d’accordo tutto il consiglio. Stasera invece la maggioranza decide di votare, sulla forza dei numeri, quella mozione.
Il consigliere del Pdl, Tato Cavallino si meraviglia anche lui del fatto che si discuta della mozione e non contestualmente dal fenomeno randagismo ad un anno da un tragico evento che colpi la Città. La mozione è una denuncia all’amministrazione che in un anno non ha agito per dare sicurezza ai cittadini ed è auspicabile che la mozione possa dare l’inizio ad un percorso diverso.
L’Assessore all’ecologia Tiziana Serra rivendica un’attività d’interlocuzione con altri enti e d’intervento sul problema del randagismo optando per percorsi virtuosi come è stato riconosciuto.
Poi illustra il modo d’intervento, che in capo ai vigili urbani che devono raccordarsi con gli organi sanitari. Non si prevede però l’azione di una squadra di emergenza.
Il consigliere Giovanni Migliore annuncia la presentazione di un emendamento che viene accolto in modo positivo.
Il consigliere Nino Gerratana non vota la mozione perché non avrà effetto alcuno; l’amministrazione dopo la tragica morte del piccolo Brafa ha condotto una massiccia azione di microchipptura nel mentre il progetto del canile è in fase di completamento. La mozione da un indirizzo all’amministrazione su cose che ha già fatto.
Il consigliere Tato Cavallino è d’accordo con la mozione in quanto ci sono misure che l’amministrazione non ha ancora attuato.
Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro annuncia il voto favorevole alla mozione.
L’emendamento passa all’unanimità.
Sulla mozione voto unanime. La seduta del consiglio è rinviata giovedì 25 febbraio alle ore 19.00.
Consiglio comunale di Modica. Un’ora di question time. Approvate due mozioni: a maggioranza sul Palazzo degli Studi, all’unanimità quella sul randagismo. Seduta rinviata al 25 febbraio. Il resoconto
- Febbraio 12, 2010
- 7:39 pm
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