Non si fermano all’alt dei carabinieri. Scicli, inseguiti e raggiunti. Uno è stato arrestato

Arresto movimentato quello eseguito dai carabinieri di Scicli, costretti ad inseguire due persone che non si erano fermati all’alt dei militari. In manette è finito Taha Hicham, marocchino di 28 anni. Una pattuglia, nel corso di servizi di controllo, si trovava in Viale Primo Maggio, quando ha imposto l’alt ad un motociclo con a bordo due persone col il solo conducente che indossava il casco. Quest’ultimo ha rallentato avvicinandosi ai militari ma quando è giunto nei pressi del veicolo dei carabinieri, anziché fermarsi ha accelerato, dandosi alla fuga per le strade del centro cittadino. Ne è nato un inseguimento fino a Via Gioberti dove il motociclo con i due occupanti è scivolato. Questo non ha fatto desistere i fuggitivi che hanno abbandonato il mezzo e si sono dati alla fuga. Il conducente è riuscito a fare perdere le tracce mentre il passeggero è stato inseguito a piedi e bloccato in Via Cesareo. Al momento di essere generalizzato ha detto chiamarsi Zied Chaiebb, di avere 23 anni e di essere tunisino. Attraverso la banca dati del Ministero sono risultate le sue vere generalità. Per lui sono scattate le manette. E’ accusato di resistenza a pubblico ufficiale ma deve rispondere anche di essersi, senza giustificato motivo, trattenuto nel territorio italiano, non ottemperando all’ordine di rimpatrio emesso dal questore di Caltanissetta il 27 luglio del 2006. E accusato, pure, di avere falsamente dichiarato ai carabinieri le proprie generalità rispetto a quelle fornite il 21 luglio del 2006 al posto di segnalamento della polizia di stato a Lampedusa e Linosa. L’extracomunitario è comparso per direttissima, ieri, davanti al giudice unico del Tribunale, difeso dall’avv. Francesco Terranova. E’ stato richiesto il patteggiamento al quale il pubblico ministero, Diana Iemmolo, ha acconsentito. La condanna è stata di un anno e quattro mesi di reclusione che è stata sostituita con l’espulsione dal territorio italiano.

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