Hanno incrociato le braccia nella mattinata di ieri perchè i loro stipendi sono a rischio e perchè c’è qualche ritardo negli stipendi. I 130 operai che stanno lavorando alla realizzazione del nuovo ospedale «Giovanni Paolo II» di contrada Cisternazzi sfidando il freddo hanno scioperato davanti ai cancelli del cantiere sostenuti dalla Fillea Cgil e dal suo segretario provinciale Paolo Aquila.
Il motivo dei ritardi nei pagamenti alle maestranze era legato al fatto che l’assessorato regionale alla Sanità non aveva sbloccato fino ad ieri mattina il pagamento dei Sal (stato avanzamento lavoro) alla ditta Ing. Pio Guaraldo, consorziata dell’Aedars, cioè il Consorzio che si è aggiudicato i lavori. E La Pio Guaraldo vanta complessivamente quattro Sal, anche se sono due quelli richiesti. L’intervento della direzione generale è stato immediato ed ieri mattina è stata attivata una linea diretta con Palermo che ha prodotto lo sblocco dell’iter.
Entro una settimana la ditta appaltatrice dovrebbe avere sul suo conto corrente almeno il primo Sal che equivale a 2.206.750,30 euro per lavori realizzati fino al 30 settembre ed iniziati il 27 luglio. Questo quando detto dalla direzione generale alla delegazione guidata da Paolo Aquila e Aurelio Mezzasalma della Cgil. Gli operai, quindi, ieri pomeriggio sono tornati al lavoro.
Una situazione vecchia di qualche mese che in una prima fase ha visto scendere in campo l’impresa e che ieri mattina ha coinvolto le maestranze e le ditte otto ditte che attualmente hanno in appalto alcuni lavori per conto della Pio Guaraldo. Si tratta della Ati Di Raimondo – Epas srl di Modica per gli impianti elettici, la Caparelli Impianti srl da Montalto Uffugo (Cosenza) per gli impianti meccanici, Co.sy.be srl da Monreale (Palermo) per le impermeabilizzazioni in copertura, la Guzzo Gaetano di Comios per la realizzazione massetti interni, la Plastimur srl da Modica per il rivestimento a cappotto delle murature esterne, la Restivo Giovanni di Ispica per le pavimentazioni industriali interne ed esterne, la Sieleva spa di Ragusa per l’esecuzione degli impianti elevatori, la Vame snc di Vaccaro Matteo di Ispica per l’esecuzione deell’impianto elettrico.
Tornando alla querelle con la Regione adesso l’assessorato alla sanità trasmette tutto all’assessoraro al bilancio che lo inoltrerà alla Cassa Regionale. Quest’ultima trasmetterà la somma alla Banca Nazionale del Lavoro, tesoreria dell’Asp. Ultimo atto il mandato dell’Azienda provinciale alla Pio Guaraldo. Ovviamente tutto in via telematica.