C’è chi sostiene che i napoletani ne sappiano una più del diavolo per sviluppare il commercio ed in effetti ciò che hanno architettato due cinquantenni partenopei a Modica non lo smentisce. L’artifizio in parte era riuscito, solo che alla fine sono stati scoperti. Per Ciro Salvati, 49 anni, e Carlo Graziano, 48 anni, si sono aperte le porte del Tribunale di Modica dove dovranno sostenere il processo per violazione della legge sulla privacy. Secondo l’accusa, i due nell’aprile del 2007, con artifizi, al fine di trarne profitto, si sarebbero qualificati come amici o conoscenti del responsabile di un patronato di una nota organizzazione sindacale che opera a Modica, riuscendo a farsi consegnare dall’impiegato della sezione ubicata nella frazione agricola di Frigintini, l’elenco completo dei dati personali dei lavoratori agricoli aderenti e, dunque, iscritti al sindacato, procedendo, in questo modo, al “trattamento” dei dati ottenuti senza il necessario consenso espresso dagli interessati, utilizzandoli per “agganciare” gli ignari iscritti. Nella sostanza Salvati e Graziano, spacciandosi per amici del responsabile del patronato, si fecero consegnare gli elenchi dalla sezione frigintinese completi di indirizzi e numeri telefonici ed iniziarono la loro azione. Nei fatti si trattava di semplici venditori “porta a porta”. Il progetto ingegnoso prevedeva, infatti, questa procedura per potere fare buoni affari perchè loro erano venditori di casalinghi. Una volta, infatti, avuto tra le mani gli elenchi, celando la loro identità reale, presero a telefonare sbirciando nelle liste ed aprendo l’interlocuzione con il saluto caro a chi politicamente è di sinistra. I due si sarebbero poi presentati come conoscenti ed amici di funzionari nazionali del sindacato, un sistema utile per aprire le porte di casa degli ignari agricoltori. Qual’era, pertanto, il loro obiettivo? Quello di vendere materassi e pentolame. Qualcuno abboccò, qualche altro rimandò, qualche altro ancora segnalò la telefonata allo stesso sindacato. In breve si scoprì l’arcano e scattò la denuncia. Le indagini portarono ai due napoletani nei confronti dei quali fu contestato il reato di violazione della privacy. Salvati e Graziano, che saranno difesi dall’avvocato Salvatore Poidomani, saranno processati dal giudice monocratico, Lucia De Bernardin, il 23 marzo prossimo. Non si esclude che in apertura del procedimento penale l’organizzazione sindacale si possa costituire parte civile.
PER TROVARE CLIENTI SI FINGONO AMICI DI SINDACALISTI. MODICA, VIOLAZIONE DELLA PRIVACY. A PROCESSO DUE VENDITORI “PORTA A PORTA” NAPOLETANI
- Novembre 12, 2009
- 11:10 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa