Confagricoltura Ragusa ribadisce la necessità di alcuni provvedimenti urgenti a sostegno delle aziende iblee

Con il chiarimento, anche se non definitivo, in merito alle accise sul gasolio da riscaldamento delle serre, la deliberazione dello stato di crisi per i maggiori comparti agricoli dell’isola ed il recupero di ulteriori 25 milioni di euro per incrementare la dotazione del fondo Crias per il 2009 destinato ai finanziamenti delle scorte a tasso agevolato per le imprese agricole, incominciano ad arrivare soltanto deboli segnali di una nuova attenzione del Governo regionale e nazionale verso l’agricoltura siciliana che necessita, però, adesso, della realizzazione degli altri interventi contenuti nella piattaforma della manifestazione dello scorso 19 ottobre. Lo afferma Confagricoltura Ragusa, in vista della ripresa della discussione sulla Finanziaria in aula al Senato ed in relazione a quanto già previsto (ma ancora non reso operativo) dalla Legge regionale n. 6 del maggio 2009. “Ribadiamo la necessità – afferma il presidente provinciale di Confagricoltura, Sandro Gambuzza – di alcuni provvedimenti urgenti che permettano anche alle aziende agricole iblee di superare la crisi, garantendo crescita ed occupazione nelle campagne”. In particolare, per Confagricoltura, deve essere individuata la copertura per finanziare il Fondo di Solidarietà Nazionale per le assicurazioni nelle campagne e devono essere confermate le agevolazioni contributive nelle zone svantaggiate e montane. Confagricoltura chiede altresì l’estensione della Tremonti ter alle imprese individuali per gli investimenti in macchinari e attrezzature agricole e il rifinanziamento delle agevolazioni tributarie per il riordino fondiario a favore della piccola proprietà contadina. Resta aperta anche la questione delle accise sul gasolio utilizzato per le coltivazioni sotto serra, per la quale deve essere trovata assolutamente, a breve, una soluzione, dopo la circolare diramata dall’Agenzia delle Dogane e la successiva precisazione del ministero per le Politiche agricole che hanno creato una situazione di estrema confusione. “Va poi ripristinata – aggiunge Gambuzza – la dotazione per finanziare i contratti di filiera: oltre 400 milioni di euro non più disponibili nella dotazione per le aree sottoutilizzate ed essenziali per rilanciare lo sviluppo agricolo sul territorio e finanziare azioni non coperte dai Piani di Sviluppo Rurale”. “L’agricoltura iblea – chiarisce Gambuzza – ha bisogno di questi interventi di assoluta urgenza per ripristinare uno stato di agibilità che garantisca pure alla crescita economica del territorio una ripresa quale si rende necessaria per evitare che il comparto continui a fare i conti con una serie di problemi a ripetizione”.

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