Il Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Ragusa, Sebastiano Failla scrive ai Dirigenti degli Uffici Tecnici delle Città della Provincia di Ragusa e ai Componenti delle Commissioni Edilizie

Il Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Ragusa, Sebastiano Failla ha scritto una lettera aperta ai Dirigenti degli Uffici Tecnici delle Città della Provincia di Ragusa e ai Componenti delle Commissioni Edilizie della Provincia di Ragusa. La lettera prende in esame il rischio idrogeologico, prendendo le mosse della tragedia di Messina, tragedia annunciata. Ecco il testo della lettera : "Gentili Signori, con questa mia lettera aperta desidero intervenire sotto il profilo politico per sensibilizzare le Vostre attente professionalità sul grave problema del dissesto idrogeologico del territorio, emerso con drammatica chiarezza nella tragedia di Messina, che ha profondamente colpito il cuore di tutti i siciliani e di tutta la nazione. La stampa locale ha segnalato alcune situazioni a rischio nella nostra Provincia che possono deflagrare e che solo la buona sorte ha, fino ad oggi, scongiurato. Situazioni scaturite da leggerezza nel rilasciare le concessioni e dalla mancanza di una reale programmazione edilizia che dia ordine allo sviluppo delle nostre Città. Eclatante a tal proposito la situazione di Modica che tenta l’approvazione del PRG già dal 1982 e che ha di fatto visto il vertiginoso sviluppo del Quartiere Sorda senza che potesse essere gestito in maniera pianificata. Moltissimi nostri concittadini mi hanno chiesto di intervenire su una realtà che è sentita da tutta l’opinione pubblica e che Voi operatori tecnici del settore conoscete bene. Mi sono sempre chiesto nell’ambito delle scelte che ho concorso ad assumere nel corso degli anni con i miei voti in Consiglio Provinciale e al Consiglio Comunale di Modica, se fosse giusto che sia l’uomo al servizio del territorio o al contrario se deve essere il territorio al servizio dell’uomo. Alla domanda ho trovato una risposta mediana che voglio rappresentarVi : il territorio è al servizio dell’uomo fin quando l’uomo lo sfrutta in maniera sostenibile e responsabile, senza danneggiarlo e senza sfidarlo oltremodo deturpandolo e inducendolo a ribellarsi. Su questa base di ragionamento desidero sensibilizzare le Vostre professionalità sulle decisioni che da qui e per il futuro assumerete nell’ esitare le concessioni che vi verranno sottoposte. Siate estremamente rigidi nel valutare tutto ciò che fa riferimento alle parti del territorio vincolate all’eventuale danno idrogeologico. Evitate di assumerVi responsabilità che domani potranno ricadere su Voi stessi. Applicate con fermezza le Leggi che lo Stato e la Regione hanno disposto e che sono tutela per tutti. Qualche cittadino o qualche imprenditore edile potrà costruire qualche metro cubo in meno, ma domani non piangeremo le nostre vittime e non parleremo di tragedie annunciate. Siano di monito per tutti noi, sia per chi ha responsabilità politiche sia per chi ha responsabilità tecniche, le parole dell’Arcivescovo di Messina : “Soffriamo per la gestione del nostro territorio, paesaggisticamente bello e accattivante. Territorio sfregiato e deturpato insopportabilmente dall’uomo, da interessi privati ed egoistici, da logiche perverse e speculazioni di ogni ordine e grado.” Tanto sentivo di rappresentarVi personalmente e come rappresentante delle Istituzioni nella mia qualità di Vice Presidente del Consiglio Provinciale. Spero che questo mio appello sollecitato da molti cittadini elettori sia da stimolo ad una inversione di rotta che renda la Provincia di Ragusa una provincia davvero civile e moderna.

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