Erano "compagni" di partito. Le loro strade si sono divise per poi ricongiungersi all’interno del Partito Democratico, l’uno da segretario provinciale, l’altro da "ingombrante" new entry. Tanto tuonò che piovve. Pippo Digiacomo e Gianni Battaglia si sono vicendevolmente mostrati i denti, scatenando le preventivabili scintille. E’ successo a Modica Alta, giovedì pomeriggio, durante le operazioni di voto per i delegati regionali e nazionali ai congressi del Partito Democratico. All’apertura del primo seggio in un circolo territoriale della provincia, ed anche in Sicilia, si è subito palesata l’anomalia siciliana. Due liste, su quattro, sostengono il candidato alla segreteria nazionale Pierluigi Bersani, ma, per la segreteria regionale, l’una (area Gianni Battaglia) sostiene il candidato Mattarella, l’altra (area Digiacomo) il candidato Lumia. Il vicesindaco di Vittoria, Gianni Caruano, in qualità di rappresentante della mozione Bersani in provincia, ha deciso di non accogliere la lista Bersani-Lumia che vedeva come capolista proprio il segretario provinciale Digiacomo ed a seguire il coordinatore cittadino del Pd Giancarlo Poidomani, il suo vice Ezio Castrusini ed il presidente dell’assemblea cittadina Carmela Giannì. E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Alla presenza di tutti i maggiorenti del Pd ibleo, è scoppiato un vero e proprio pandemonio. Testimoni diretti raccontano di insulti e "parole grosse" volate tra le volte della sezione di Modica Alta, e, addirittura, di qualche spintone. Da Pozzallo è giunto il deputato regionale Roberto Ammatuna, da Ragusa sono arrivati alcuni "fedelissimi" dell’ex senatore Battaglia, tra cui il consigliere comunale Peppe Calabrese. Per un’oretta circa gli animi sono stati infuocati e, con difficoltà, si è giunti ad una soluzione accomodante per entr ambe le "fazioni": si accoglie la lista Bersani-Lumia, fuori però il capolista Digiacomo per fare posto all’unico iscritto nella lista Bersani-Mattarella, Giorgio Casa. Alla fine, il responso delle urne ha sancito la fine, momentanea, delle ostilità, dando per vincitori tutti. Infatti, per la segreteria nazionale, da Modica Alta sono giunti 22 voti per Bersani, con l’elezione di tre delegati, 21 voti per Franceschini che "incassa" anche lui tre delegati, ed un solo voto per Ignazio Marino. Per la segreteria regionale invece i voti per Lumia sono stati 26 (grazie a qualche "franceschiniano trasversale"), 5 per Mattarella ed 11 per Lupo che fa "ticket" proprio con Dario Franceschini. Lumia ha dunque raccolto quattro delegati, uno a testa per Mattarella e Lupo. Considerando che quello di Modica Alta era il primo circolo in Sicilia ed in provincia dove si è andati al voto, c’è da credere che, se non si giunge ad una soluzione condivisa, negli altri circoli si rivedranno le stesse scene, palesanti una diversità di animi e di storie politiche alle spalle, che, in questo frangente, convivono a fatica all’interno dell’unico partito.
I RUGGITI DELLA SINISTRA. MODICA, MOSTRANO I MUSCOLI GIANNI BATTAGLIA E PIPPO DI GIACOMO
- Settembre 18, 2009
- 9:33 pm
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