Al Comune di Vittoria arriva l’ufficiale giudiziario. Evitato in extremis il pignoramento

A Palazzo di città pignoramento evitato in extremis, grazie all’intervento della direzione generale del Comune. L’episodio, che la dice lunga sul livello di esasperazione ormai raggiunto dai creditori, si è verificato ieri mattina, a causa di un debito fuori bilancio di poche centinaia di euro che il civico consesso, dopo mesi di lista d’attesa, non è riuscito ancora ad approvare. Per l’ente, purtroppo, il rischio di vedersi ricomparire sempre più spesso l’ufficiale giudiziario, che cerca di portarsi via qualche pezzo di arredo, computer e quant’altro è molto più reale di quanto si possa pensare, a meno che non cesserà l’ostruzionismo che regna in consiglio, almeno per quanto concerne gli atti cosiddetti dovuti. «Da mesi – spiega il sindaco Giuseppe Nicosia – giacciono debiti fuori bilancio, regolamenti e tutta una serie di delibere utili per la città che non vengono esitati da un consiglio che si occupa per lo più di mozioni e di indagini sull’Amiu. Purtroppo, pochi consiglieri stanno riuscendo a ingessare l’attività dell’ente e a tenere in ostaggio, con il loro ostruzionismo, tutta l’opposizione. Ho spiegato più volte che i debiti non hanno nulla a che vedere con la disputa politica, perché si tratta di azioni giudiziarie. Il tentativo di pignoramento di ieri riguardava un debito irrisorio ed è uno dei più recenti. Ma ce ne sono un sei molto più consistenti, e alcuni tra l’altro parecchio datati, che possono fare scattare la nomina del commissario ad acta da parte del Tar con tutte le spese in più che comporterà. Tutti i debiti non pagati e che fanno maturare altri oneri, vengono inviati alla Corte dei conti e poi saranno i singoli consiglieri che ne dovranno rispondere di tasca propria, anche a distanza di anni. Ma il danno d’immagine per la nostra città rimane. E neanche si può pensare di scaricare le responsabilità sull’amministrazione comunale, visto che sforna atti in tempi utili, li porta in consiglio dove poi giacciono per mesi». I debiti riguardano quasi tutti espropri di terreni e somme regolarmente deliberate, ma che, non pagate in tempo, hanno finito con il perdere la copertura finanziaria.
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