UDC RAGUSA. IL MODICANO ETTORE RIZZONE SI AUTOSOSPENDE. “La mia decisione discende dal terrore di subire le meritate e proporzionate sanzioni”

"Riflettendo sull’esito dei lavori del direttivo provinciale del 9 luglio scorso, tenutosi in prosecuzione dei due precedenti aventi come ordine del giorno “analisi del voto del 6 e 7 giugno”, sono pervenuto alla conclusione: anche nel partito, come nelle fiabe, coesistono il male ed il bene e quest’ultimo trionfa sempre". Inizia in questi termini una lettera inviata al segretario provinciale dell’Udc, Pinuccio Lavima, al presidente provinciale, Peppe Drago e all’on. Orazio Ragusa a firma di Ettore Rizzone, storico sindacalista Cisl, oramai in pensione, ma sempre lancia in resta. "Per acclarare tale assunto è sufficiente che io, il male, arretri al cospetto del bene che, fortunatamente, é tanto ( l’On.le Orazio Ragusa e suoi amici, tutt’altro che vocati al complotto ed alle stilettate alla nuca a mezzo stampa), decidendo di autoespellermi, al fine di sottrarmi alla incoercibile tentazione di riprovare a “spaccare il partito”. D’altronde, poiché loro non sono soltanto il "buono", ma anche il "meglio", da soli potranno farcela, ah se lo potranno! Potrebbe sembrare questa mia decisione la riprova che, in fondo, in ciascuno di noi residua un po’ di bene, in questo caso il senso di responsabilità, non disgiunto dalla umiltà e dalla capacità di autocritica, ma, lo confesso, è motivata meno nobilmente: discende dal terrore di subire le meritate e proporzionate sanzioni, la espulsione e la esposizione al pubblico ludibrio, cioè, decise dai buoni, capaci e saggi. Ad essi rivolgo, con la preghiera di far finta di crederci, l’augurio ad maiora; tant’è: meritano i tanto ambiti maggiori traguardi".

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