L’ORDINANZA DEL SINDACO DI MODICA, SULL’ABBATTIMENTO DEI CANI PERICOLOSI. PROTESTANO A FIRENZE LIDA E LAV. ASSESSORE DI MANTOVA INVITA BUSCEMA A RITIRARLA

L’ordinanza del sindaco di Modica, Antonello Buscema, sull’abbattimento dei cani pericolosi arriva fino a Firenze. Ieri pomeriggio, a Firenze le associazioni Lida e Lav hanno manifestato in Piazza Santa Croce, contro il provvedimento del primo cittadino di Modica con slogan e distribuzione di volantini. Contemporaneamente al Comune di Modica è stata notificata una letteran a firma dell’assessore allo Sviluppo Sostenibile del Comune di Mantova, Carlo Saletta. “Il nostro ente – scrive Saletta – nel 2006 ha aderito al bando del Ministero della Salute per la costruzione di un canile comunale ottenendo, come voi, 50 mila euro. Una quota irrisoria per la costruzione di un canile che rispetti le norme di legge. Le racconto ciò perchè comprendo il suo disagio e le sue difficoltà, ma in ogni caso le devo chiedere di ritirare l’ordinanza con cui si autorizza la soppressione dei cani randagi sostituendola con una ordinanza di cattura, certamente una misura più civile ed umana rispetto ad animali le cui colpe sono da ricercarsi nei loro ex proprietari, ovvero gli uomini. La inviterei a convocare una riunione con le varie associazioni animaliste per discutere e concordare con loro gli interventi più efficaci per evitare il ripetersi di fatti inauditi”. Il sindaco di Modica ha immediatamente risposto. “Bisogna distinguere il momento dell’emergenza – replica Buscema – – dalla gestione del fenomeno del randagismo. Questo infatti va contrastato attraverso azioni programmate e concertate anche con le associazioni animaliste, con le quali siamo stati e saremo in costante contatto. Certo è che quando si è in fase di emergenza bisogna adottare i provvedimenti urgenti che il caso richiede. L’ordinanza tanto contestata rientra tra questi”. Non pensa che però questa abbia messo Modica sotto i riflettori dei media nazionali, proiettandone una luce negativa? “Tutt’altro – risponde il sindaco -. L’opinione pubblica, sicuramente scossa da quanto accaduto, richiede soluzioni ed interventi risoluti. Di certo Modica è parte lesa, nella sua immagine, in tutta questa tragedia. Ci attiveremo sin da subito per risollevare l’immagine e riportare Modica in prima pagina per le sue peculiarità. Senza dimenticare però che, questa tragedia, ha portato via un bambino di nove anni, figlio di tutti noi modicani”.

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