Con riferimento al dibattito pubblico apertosi dopo la decisione del Governo nazionale di sottoscrivere l’accordo con la Francia per la produzione di energia nucleare nel nostro Paese, e dopo le ventilate ipotesi di realizzazione di un impianto in provincia di Ragusa, riteniamo opportuno precisare quanto segue: Confindustria Ragusa ha più volte sostenuto, anche nel recente passato, la tesi secondo cui le scelte che riguardano lo sviluppo industriale nel territorio provinciale devono coniugare i fattori della crescita economica e il principio di sostenibilità ambientale, e che ciò deve fondarsi non su ragionamenti intrisi di pre-comprensioni ideologiche, ma su un approccio pragmatico, basato su dati certi di realtà; in questo senso, Confindustria Ragusa non ha mai condiviso la cultura del “NO” a qualsiasi forma di investimento industriale, ivi compresa quella in campo energetico, di fatto portata avanti da certi movimenti ambientalisti, e ha sempre sostenuto la necessità di consentire la ricerca e favorire la produzione di energia nel territorio provinciale: si vedano, al riguardo, le nostre posizioni sugli impianti eolici e sulle ricerche di gas metano; prima che Confindustria, a livello nazionale, esprimesse parere favorevole, ritenendo che il ritardo italiano nella produzione di energia nucleare di ultima generazione debba essere al più presto colmato, esattamente a Capri qualche mese fa, questa posizione era emersa con chiarezza, nonostante fosse chiaro che, avviando oggi i lavori, non sarebbe stato possibile produrre energia prima di 10-12 anni; nel sostenere la tesi di Confindustria nazionale, e non rifiutando l’ipotesi che un impianto possa essere localizzato in Sicilia, Confindustria Ragusa ritiene necessario avviare una riflessione seria circa l’opportunità – ove si presentasse l’occasione – di realizzare un impianto nucleare in provincia di Ragusa. Sarebbe da valutare se una provincia così “piccola e ad alto rischio sismico”, che ha assunto una marcata valenza turistico-culturale, confermata anche dalle recenti missioni di Operatori arabi, libici e del Marocco che vogliono investire nel nostro territorio provinciale, sia la sede più indicata per localizzare un impianto nucleare, e nel caso che adeguate garanzie venissero fornite da fonti attendibili, se i benefici economici e i ritorni fiscali per le imprese e i cittadini offerti da una tale prospettiva potrebbero costituire opportunità concrete per il territorio ragusano, a fronte dei rischi che essa comporta; in ogni caso, qualunque sia l’esito della riflessione a livello di Vertici Istituzionali, la scelta finale andrebbe necessariamente condivisa, tramite un processo di consultazione democratica, con l’intera comunità locale.
Energia Nucleare. Ragusa, la posizione del Presidente di Confindustria Ragusa, Enzo Taverniti
- Febbraio 27, 2009
- 5:08 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa