RAGUSA: CASO SARA DI NATALE. PRECISAZIONE DEL SINDACO SU ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO “LA REPUBBLICA”

“Rispetto il profondo dolore del mio concittadino, padre di Sara, sfortunata ragazza ragusana, condivido il suo appello al silenzio ma nello stesso tempo non posso permettere che si attribuisca alcuna responsabilità ad un macellaio ragusano ingiustamente tirato in ballo per il confezionamento di un prodotto che ha causato un gravissimo danno alla salute di Sara, ridotta allo stato neurovegetativo, proprio per avere consumato una polpetta infarcita con solfiti”. A dichiararlo è il Sindaco, Nello Dipasquale che dopo aver letto un articolo pubblicato sul quotidiano “La Repubblica”, in data 7 febbraio, in cui si legge che la causa che ha prodotto un danno cerebrale irreversibile alla ragazza ragusana “Sara”, è stata “una misera polpetta di carne che un macellaio disonesto, qui a Ragusa, infarcì con solfiti, vietati per legge a cui Sara era allergica”. “E’ risaputo ed è stato anche dichiarato dallo stesso padre di Sara, aggiunge il primo cittadino – che il prodotto di carne non fu confezionato a Ragusa; non posso che stigmatizzare l’errata informazione riportata dall’organo d’informazione e confermare piuttosto la grande professionalità con cui operano i macellai di Ragusa la cui categoria è sempre più impegnata a confezionare e vendere prodotti di alta qualità, realizzati con carni che nel nostro territorio l’ASL n. 7 sottopone ad accurati controlli sanitari, effettuati dal servizio veterinario”.

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