Scali merci, aziende del versante ipparino in affanno La Cna decide mobilitazione dei settori produttivi interessati

Il processo di razionalizzazione deciso da Trenitalia, processo che contempla il ridimensionamento degli scali merci della tratta ferroviaria Siracusa-Gela, è destinato a penalizzare esclusivamente le tante imprese del settore marmi e quelle del settore produzione imballaggi in legno per i prodotti ortofrutticoli operanti, in particolare, sul versante ipparino. La Cna provinciale e la Cna territoriale di Vittoria contestano l’ennesima scelta che punta a marginalizzare, ancora una volta, l’economia del Sud Est ed in particolare dell’Ipparino. “Abbiamo una viabilità stradale pessima – afferma Giorgio Stracquadanio, responsabile organizzativo della Cna di Vittoria – sentiamo parlare d’autostrada e di raddoppio della Ragusa-Catania in più convegni spesso noiosi. Apprendiamo dai media, quasi giornalmente, impegni e stanziamenti di somme per le infrastrutture. Nella realtà, su questo versante siamo fermi da decenni. La dinamicità economica delle nostre imprese è oramai mortificata da queste scelte e da questi atteggiamenti. Potremmo accettare la chiusura se la nostra rete stradale avesse un minimo di manutenzione e se gli autotrasportatori di questa zona potessero usufruire di incentivi e agevolazioni. Ma purtroppo le pmi sono considerate imprese nane, buone per le statistiche ma non per misure a loro sostegno”. La Cna ha quindi deciso di puntare alla mobilitazione dei settori produttivi interessati dalla decisione di Trenitalia e fa appello alle altre associazioni di categoria affinché il deficit infrastrutturale diventi argomento centrale nel dibattito di questa provincia.

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