Modica: Confronto Tato Cavallino – Nino Minardo dopo la dichiarazione del primo di rendersi indipendente lasciando il Pdl

Importante momento di confronto questa mattina tra il gruppo consiliare del PdL di Modica e il consigliere Tato Cavallino, alla presenza dell’Onorevole Nino Minardo. E’ stato un dialogo franco e leale oltre che assolutamente proficuo, venuto dopo le incomprensioni che avevano determinato la decisione di Tato Cavallino di dichiararsi indipendente, lasciando il gruppo consiliare. Sono stati smussati gli spigoli nei rapporti che avevano determinato questo scollamento. Il gruppo consiliare al completo, ha discusso delle questioni che hanno determinato le contrapposizioni, ha ascoltato Tato Cavallino ed ha risposto in modo critico a quanto dichiarato dal consigliere sulla stampa, facendo emergere una dialettica importante e a tratti, anche sostenuta, con scambi di opinione e la ricerca anche difficile dei punti di convergenza. Il gruppo consiliare ha anche compreso il travaglio umano e politico di Tato Cavallino che trova fondamento nella sua vita lavorativa e Cavallino dal suo canto ha accettato le critiche costruttive che sono emerse durante il confronto che è stato schietto, sincero e onesto, come è costume di un partito di menti libere e serene come il PdL. Il gruppo consiliare ha ribadito a Cavallino la voglia di lavorare di squadra e Tato Cavallino ha rimarcato il suo forte senso di appartenenza come elemento della prima ora a questo gruppo che ha nell’Onorevole Nino Minardo il suo riferimento politico. Un confronto eccellente nei toni e negli esiti ed una ricomposizione forte per un lavoro sempre più importante con unici destinatari i Modicani, che come PdL di questa città, vogliamo rappresentare bene ed in ogni sede. “Se da un lato non posso che esprimere tutta la mia soddisfazione per la ricomposizione di quel monolite che siamo come PdL di questa città – ha dichiarato il Deputato del PdL Nino Minardo – dall’altro ribadisco la mia amarezza mista a rabbia di fronte alle motivazioni che hanno travagliato Cavallino portandolo ad esprimere un malessere che poco aveva di politico ma molto invece di personale. Un malessere legato alle imposizioni ed alle mortificazioni che ha subito sul suo posto di lavoro, lo IACP, e che hanno solo una matrice politica, quella del partito di riferimento del presidente di quell’istituto. Per questo ribadisco la mia richiesta al Presidente Franco Antoci di rimuovere il vertice di quell’istituto perché non è possibile tollerare ancora che chi dovrebbe pensare esclusivamente ai problemi della gente che abita negli alloggi popolari della nostra provincia, pensi invece a far politica , lo dichiari in modo palese sui giornali e nelle tv, e lo faccia anche in modi poco consoni come dimostra la vicenda di Tato Cavallino”. Come PdL abbiamo dimostrato che da noi non c’è più chi “taglia le teste” e chi non mantiene le promesse. Noi siamo con la gente e fra la gente e siamo vicini a chi, come Cavallino, vive un travaglio pesante come quello cui è stato costretto in questi mesi da chi continua a credersi il “reuccio” della politica iblea in qualunque ente ed istituzione, anche lo IACP che dovrebbe aver, invece, come unico obiettivo i problemi di persone già di per se sufficientemente provate dalla vita. Invece in quell’istituto si fa politica ed anche in modo brutto; si prova a “costringere” al proprio partito lavoratori bravi e vicino alla gente come Cavallino, dimenticando che governano una città, Modica, che regredisce giorno dopo giorno, con i dipendenti comunali che non sono pagati (e chissà se e quando lo saranno), con gli operatori della nettezza urbana che non prendono soldi da mesi eppure continuano a tenere pulita la città mostrando senso civico più alto di chi è arrivato anche ad insultarli per strada e che invece di rappresentare un’istituzione e continua ad utilizzare il proprio “potere” per soli fini elettorali. Noi rispettiamo prima le persone e poi la loro attività nella politica. Invece al comune di Modica c’è chi fregandosene dei problemi della città, degli stipendi da pagare, dei guasti di una Modica dove non c’è acqua, con le strade rotte e che sta correndo verso un oscurantismo spaventoso, dispone bandi per assumere un manager con requisiti che, vox populi, porterebbero già a sapere chi sarà la persona che ricoprirà questo incarico, a che partito apparterebbe e che arriverebbe dalla provincia di Palermo come se mancassero figure professionali brave nella nostra città; oltre all’umiliazione che ha dovuto subire il dirigente esautorato dal suo posto. Ed a questo gioco noi non ci stiamo e lo denunceremo con forza in ogni momento
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