L’AGESP NON SUBENTRA NELL’APPALTO. MODICA, PROROGA TECNICA ALL’ATI BUSSO

Proroga tecnica per l’Ati Busso, per la gestione del servizio di igiene ambientale in città. L’appalto biennale con il sodalizio giarratanese è, infatti, scaduto lo scorso 31 dicembre e considerato che l’amministrazione comunale intende adire la soluzione dell’appalto unico tra sei comuni, attraverso l’Ato Ambiente, si è deciso di concedere una proroga tecnica per altri 20-30 giorni. C’era la soluzione del subentro dell’Agesp, l’azienda di Castellammare del Golfo alla quale il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo aveva dato ragione nel contenzioso con il Comune di Modica per via del precedente appalto assegnato proprio alla Busso che, secondo il ricorso, non aveva le condizioni per ottenerlo. L’Agesp, però, avrebbe un’ottica diversa rispetto all’assessore alle Politiche Ambientali, Tiziana Serra, sull’assunzione dell’incarico per cui sembra che non voglia adempiere. La società di Castellammare del Golfo avrebbe due possibilità: un risarcimento o l’ottenimento dell’appalto. Su questo fronte c’è una sorta di braccio di ferro per cui l’amministrazione comunale deve, in ogni caso, fare di necessità virtù nell’attesa che l’Ato Ambiente esplichi il bando dell’appalto unico, vale a dire un appalto affidato ad un’unica azienda che gestisca il servizio nei sei comuni iblei aderenti, tra i quali, appunto, Modica. “A questo punto – dice Tiziana Serra – se l’Agesp non sarà disponibile, considerato che l’Ati Busso è praticamente fuori, dovremo affidarci alla terza società in graduatoria nel precedente appalto, quello di due anni fa, e mi riferisco alla catanese Meridiana. Altrimenti resterà, come da lista l’impresa Giorgio Puccia, che è di Modica”. Insomma una situazione che si sta valutando minuziosamente per andare con i piedi di piombo anche considerando che si tratta di un settore sul quale pende la spada di Damocle di parecchie indagini, per cui non si vuole cadere in errore, anche se i tempi stringono. Resta anche il problema della differenziata e degli inerti che va risolto. Allo stato, ad esempio, è bloccato e da alcune settimane, il ritiro degli ingombranti e questo induce la gente a ricorrere alle discariche abusive

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