SCICLI. ZAFARANA E D’IPPOLITO CONDANNATI DAL TRIBUNALE DI MODICA. 8 MESI PER TENTATO FURTO

Processo per direttissima nei confronti del pregiudicato Gianluca Zafarana, 25 anni, e del suo complice, Marcello D’Ippolito, 35 anni, entrambi di Scicli, arrestati la scorsa settimana dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Modica, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio. I due, patrocinati, rispettivamente, dagli avvocati Rinaldo Occhipinti e Francesco Riccotti, sono comparsi davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, che venerdì aveva convalidato l’arresto, prima di rinviare il procedimento. Ieri, in apertura di udienza, i due legali hanno proposto al pubblico ministero, Veronica Di Grandi, di concordare la pena attraverso l’applicazione del giudizio col rito del patteggiamento. Hanno trovato, dunque, il consenso al quale si è ha posto veto il magistrato giudicante. Zafarana e D’Ippolito, hanno avuto inflitti una pena a otto mesi di reclusione e 140 euro di multa ma non hanno ottenuto la sospensione condizionale. Entrambi, pertanto, restano rinchiusi nel carcere di Piano del Gesù a Modica Alta. Erano stati sorpresi, in flagranza di reato all’interno di una scuola elementare di Scicli dove è in corso un cantiere edile. Stavano, infatti, forzando la parete esterna di un box utilizzato dall’impresa che sta effettuando le opere di ristrutturazione. I militari mentre transitavano con l’autovettura in servizio del 112 avevano notato movimenti sospetti ed allora avevano deciso di intervenire nell’immediatezza. Avevano, dunque, scavalcato il muro di cinta dell’istituto scolastico che ospita le "Elementari" ed hanno trovato i due pregiudicati i quali avevano tentato una breve fuga, ma erano stati raggiunti e tratti in arresto. Zafarana, sorvegliato speciale di Pubblica sicurezza, era stato, inoltre, denunciato per inosservanza degli obblighi imposti dalla restrizione.

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