Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, ha fissato gli interrogatori per le due persone arrestate nell’ambito dell’operazione "Trash"(spazzatura)eseguita mercoledì dalla Guardia di Finanza di Ragusa e diretta dal Procuratore della Repubblica, Domenico Platania. Sabato sarà sentito nel carcere di Piano del Gesù, l’imprenditore Giuseppe Busso, 41 anni, legale rappresentante dell’Ati, l’associazione temporanea d’impresa di cui è capofila proprio l’azienda Busso, che gestisce da qualche anno il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani(è indagato anche un socio, imprenditore catanese). Lunedì sarà, invece, sentita, e stavolta in Tribunale, la dirigente del Comune di Modica, Anita Portelli, 55 anni, che sarà assistita dall’avvocato Giorgio Assenza. Dopodiché il magistrato che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare in carcere(la Portelli ha ottenuto gli arresti domiciliari)deciderà se modificare o meno i provvedimenti restrittivi. Gli avvocati dell’imprenditore, Saverio La Grua ed Alessandro Agnello, hanno già chiara la linea da seguire. "Abbiamo incontrato il nostro assistito – dice l’avvocato Agnello – il quale è intenzionato a rispondere a tutte le domande del Gip chiarendo la sua posizione, consapevole di essere estraneo ai reati che gli sono stati contestati. Dimostrerà, documenti alla mano di essere in regola, perché gli atti saranno determinante perché riteniamo di tratti di un’inchiesta di natura cartacea e noi dimostreremo che non c’erano le condizioni per il provvedimento restrittivo, addirittura nemmeno per formulare le pesanti accuse". Ci sono intercettazioni su cui si basano gli inquirenti? "In atto – spiega l’avvocato Agnello – ho solo uno stralcio dell’ordinanza notificata al nostro assistito. Adesso ci procureremo gli atti del fascicolo e studieremo su quale base si fondano queste accuse". L’avvocato Giorgio Assenza, è sulla stessa lunghezza d’onda dei colleghi e accentua: "C’è stata una cattiva parziale lettura del capitolato d’appalto da parte degli inquirenti – dice -. Alla mia assistita, poi, riguardo l’accusa di peculato viene contestato un solo episodio che riguarda l’edizione 2007 di Eurochocolate per il pagamento di una somma extra. Ma quella non era un’occasione limitata ad un giorno ma ad una settimana. Personalmente sono fiducioso nella giustizia. Lunedì chiariremo tutto". La vicenda è argomento unico in ogni angolo della città. A Palazzo San Domenico stamattina l’aria era tesa, nessuno crede circa i reati contestati alla collega Portelli ma anche agli altri tre funzionari indagati. "Anita è una brava persona, un’onesta dipendente – dicevano in tanti – non crediamo che possa essere implicata in questa vicenda". Attoniti i dipendenti che prestano servizio nella sede dell’Assessorato alle Politiche Ambientali, ironia della sorte, già sede steccata del Tribunale fino a pochi anni fa, dove hanno gli uffici Anita Portelli e l’altra funzionaria, destinataria dell’avviso di garanzia. "Quando siamo arrivati, mercoledì mattina – dice un dipendente – abbiamo trovato la Guardia di Finanza. Pensavo ai controlli sulle presenze. Poco dopo abbiamo visto arrivare altre due auto delle fiamme gialle insieme alla dottoressa Portelli ed al marito che sono entrati nell’ufficio di quest’ultima. Quando sono usciti non le hanno consentito di salutarci. Poi sono andati nell’ufficio dell’altra funzionaria. Sono stato momenti amari e spiacevoli". Oggi a mezzogiorno, il neo sindaco, Antonello Buscema, accompagnato dal segretario generale, Claudio Buscema, ha incontrato il Procuratore della Repubblica. E’ stata l’occasione per le presentazioni ma, pare, anche per conoscere i particolari della vicenda al fine di decidere quale posizione debba assumere l’Ente in tutta la questione ed anche nei confronti dei quattro dipendenti.
OPERAZIONE “TRASH” A MODICA. I DIFENSORI DI BUSSO E PORTELLI MOLTO FIDUCIOSI
- Luglio 3, 2008
- 10:13 pm
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