CRISI IDRICA AL QUARTIERE SACRO CUORE. MODICA, MISURE STRAORDINARIE

Soluzioni di emergenza contro la “sete” del quartiere Sacro Cuore. Sono quelle adottate ieri pomeriggio dal Commissario Straordinario, Giovanni Bologna, al termine di un incontro con una delegazione di residenti del popoloso quartiere alle prese con la crisi idrica. Bologna ha annunciato l’attivazione di due automezzi comunali destinati al servizio idrico per servire il quartiere, ma anche l’accordo raggiunto con due ditte private per svolgere lo stesso servizio, in attesa dell’esperimento della gara d’appalto. I quattro automezzi, è stato stimato, dovrebbero garantire dai 40 ai 45 interventi al giorno. Intanto il consigliere comunale di Una Nuova Prospettiva, Nino Cerruto, ha invitato i responsabili del settore idrico del Comune, ad attivare nuove manovre idriche nelle condutture comunali, in modo da garantire l’erogazione idrica ai residenti del quartiere Sacro Cuore e per tamponare la grave crisi che si sta registrando. “I cittadini – scrive Cerruto – sono costretti a pagare privatamente le autobotti ed a fronte di una spesa che si aggira intorno ai 42 euro per 10 metri cubi di acqua, il comune ne decurta, in sede di pagamento del ruolo acqua, intorno ai 6 euro. Non si può sperare nei lavori di ammodernamento della rete idrica, in quanto, a detta dei responsabili degli uffici competenti, il fabbisogno del quartiere è superiore alla disponibilità del prezioso liquido. Con il milione di euro, realizzato con il ribasso d’asta derivante dalla gara d’appalto per il rifacimento della rete idrica, si sarebbero potuti realizzare i pozzi, e le relative condotte, già individuati ed autorizzati dal Genio Civile nel 2005. Si è così continuato a ricorrere alle autobotti private con una spesa che si aggira per le casse comunali intorno ai 400.000 euro l’anno".

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