VERSO LE ELEZIONI A MODICA. Fine settimana elettorale “infuocato”. Drago dal palco: “Abbiamo sbagliato a candidare Torchi alle Regionali”

Si infiamma la campagna elettorale. A surriscaldare il clima è stato il week end elettorale, l’ultimo (salvo ballottaggio) per le Amministrative. Sabato Enzo Scarso, domenica Peppe Drago ed Antonello Buscema e oggi, con note scritte, Giovanni Scucces, Nino Minardo e Riccardo Minardo, non se le sono di certo mandate a dire. Ad aprire le “danze” è stato l’Mpa, che sabato sera, alla presenza anche dell’assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Pippo Sorbello, ha ribadito l’importanza del voto agli autonomisti ed ad Enzo Scarso. “E’ un voto libero, senza alcun condizionamento – ha detto Scarso -. La nostra sarà una Modica libera e straordinaria. Abbiamo detto basta ad una gestione discutibile del potere in questi anni ed adesso siamo pronti ad invertire la rotta di questa città”. Riccardo Minardo non s’è lasciato sfuggire l’occasione di attaccare il Pdl e la visita a Berlusconi. “E se fosse un fotomontaggio…?” ha detto sibillino il deputato regionale, che non ha mancato anche di lanciare stilettate all’indirizzo dell’Udc di Peppe Drago. Un Drago che ha creato non poca attesa presentando il suo comizio, svoltosi domenica sera, come il momento in cui avrebbe svelato la “verità su Modica”. Ma è stato, più che altro, un pubblico “mea culpa”. Drago infatti, con a fianco i due assessori designati della giunta Scucces, Veneziano e Cavallo, ha innanzitutto ammesso l’errore delle dimissioni di Piero Torchi, caricandosi le responsabilità. “Abbiamo sbagliato – ha detto -. La città se ne è accorta, ma da qui a disegnare quadri apocalittici ce ne vuole”. Drago ha poi risposto agli attacchi dell’Mpa, definendo il Governatore Lombardo come un “colonizzatore della provincia di Ragusa, che blocca lo sviluppo dell’aeroporto di Comiso e del porto di Pozzallo. E poi ci chiedono perché non ci siamo alleati con loro!”. Drago ha poi parlato dell’incontro romano tra Scucces e Berlusconi: “ha fatto bene il collega Minardo (Nino, ndr) ad organizzare questo incontro. Berlusconi, a cui do del tu dai tempi della mia presidenza della Regione, conosce davvero bene Modica”. Il deputato nazionale ha poi specificato i debiti del comune: “sono complessivamente 30 milioni di euro, 7 di debiti fuori bilancio e 23 dovuti alla Multiservizi, stabilizzazione dei precari, università, servizi sociali e mancata riscossione dei tributi”. A seguire, in chiusura del week end elettorale, è salito sul palco il centrosinistra modicano ed il suo candidato sindaco, Antonello Buscema, il quale ha ringraziato sarcasticamente Drago per aver confermato quanto l’opposizione ha detto in cinque anni. “Pensavamo che ci rivelasse una verità sconosciuta – ha detto Buscema – ed invece ha ribadito quanto continuiamo a dire da mesi e anni. Questa città – ha poi detto il candidato del centrosinistra – sta attraversando il “kairos”, il tempo della scelta, il tempo da cogliere”, chiudendo poi il comizio con la citazione di Don Sturzo: “saremo liberi perché onesti, ed onesti perché liberi”. Di ieri invece il “botta e risposta” cartaceo. Da una parte il candidato sindaco per Pdl ed Udc, Giovanni Scucces, che ha espresso l’apprezzamento per le parole di Drago “da cui – ha detto Scucces – emerge cos’è il senso di responsabilità; ma soprattutto, emerge la fotografia reale (e non un fotomontaggio…) della città, che – ha continuato Scucces -non è quel cimitero di prospettive come qualcuno ha voluto finora far credere solo per racimolare qualche voto in più”. A plaudire alle parole di Drago anche Nino Minardo che è anche tornato a parlare del “voto utile che – ha detto Minardo – per i modicani significa scegliere tra due filosofie di governo: la nostra fatta di lavoro ed impegno, e l’altra proposta dal centrosinistra che ha già fallito in Italia. Quanto ai terzi incomodi – ha attaccato il deputato nazionale -, non vale la pena prenderli in considerazione”. A concludere l’accesa giornata una nota di Riccardo Minardo che, a chiare lettere ha definito il voto ad Enzo Scarso ed all’Mpa “un voto contro i comitati d’affare e contro i poteri economici occulti”. Mancano solo cinque giorni al voto.

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