LETTERA APERTA AI CANDIDATI A SINDACO DI MODICA

Oggi a Modica il comparto commerciale attraversa un momento di riflessione dovuto alla contrazione del mercato, allo sviluppo commerciale delle aree limitrofe, da Ragusa a Siracusa, e quindi di quello che era il proprio bacino d’utenza, ma soprattutto al fatto che ha ormai ottenuto il massimo risultato raggiungibile in rapporto alla struttura urbana esistente. E per struttura urbana non si intende solo la struttura viaria ma tutto quello che concerne i servizi, l’immagine esterna, la facilità di accesso, la fruibilità pedonale, l’illuminazione, cioè tutto quello che un commercio moderno basato sul servizio, sull’accoglienza e sull’assistenza al cliente dovrebbe esprimere!!! Immaginiamo di avere la presunzione di vestire sempre con gli stessi abiti un bambino che cresce: è impensabile. Sicuramente gli ultimi dieci anni sono quelli in cui meglio abbiamo organizzato il comparto della distribuzione a Modica, in cui molto abbiamo fatto soprattutto in termini di comunicazione e di immagine. Grazie ad una costante sinergia fra pubblico e privato, siamo riusciti a trarre un valore aggiunto l’uno dall’altro ed è evidente che esempi simili raramente si possono trovare in Sicilia. Ne sono un esempio tutti gli eventi che il pubblico ha creato per far crescere il brand “Modica” a livello non solo regionale ma internazionale, utilizzando i mezzi di comunicazione moderni che il mercato mediatico mette a disposizione. Contemporaneamente il Polo Commerciale ha sfruttato l’opportunità di coinvolgere i turisti e i visitatori offrendo loro il più maturo know how che Modica poteva offrire. Decine sono state le campagne pubblicitarie elaborate per comunicare all’esterno tutto quello che di positivo il commercio modicano è capace di offrire, coniugando la convenienza con l’accoglienza, la profondità di gamma con il servizio. Pensiamo poi al grande intuito della convenzione sull’arredo urbano, che gli imprenditori del Polo Commerciale offrono alla città ed ai propri clienti, alla tele sorveglianza, alla sponsorizzazione degli eventi più importanti, a dimostrazione di come davvero Modica sia stata uno dei primi esempi di proficua sinergia fra pubblico e privato in Sicilia. Ma il Polo è riuscito a creare sinergia anche con altri sistemi commerciali altrettanto importanti, come quelli di Via Sacro Cuore, Via Resistenza Partigiana, il centro storico. E tante altre sono le iniziative alle quali stiamo lavorando e che intendiamo intraprendere per dare continuità a questo virtuoso percorso di sinergia, di programmazione e di sviluppo. Il nostro Consorzio auspica innanzitutto il coinvolgimento di tutti gli esercenti del quartiere Sorda, un’area che è oramai impossibile considerare scollegata, ma che piuttosto è resa, dal sistema viario e dall’offerta merceologica, parte integrante di un grande Parco Commerciale come pochi ne esistono in Sicilia. Alla creazione di questo Parco noi oggi guardiamo per il prossimo futuro, con il supporto dell’importante offerta commerciale e culturale che anche il nostro centro storico sa dare e che rende questa offerta unica nella nostra regione. Il prossimo futuro vedrà noi imprenditori del commercio impegnati ad aggredire ulteriormente il mercato offrendo e rinnovando sempre la nostra rinomata cordialità, insieme alla convenienza e all’offerta. Ma tutto il nostro impegno di ieri e di oggi rischia di essere vanificato se non si garantisce continuità a questo progetto, insomma se non vi si affianca anche l’impegno concreto delle istituzioni. E’ evidente infatti che il commercio non può permettersi di coricarsi sugli allori del passato, ma deve piuttosto continuamente preoccuparsi di progettare nuovi scenari. La città e l’amministrazione ci daranno atto che noi non abbiamo mai chiesto e non chiediamo né contributi a fondo perduto, né favori fini a se stessi, ma semplicemente tutto ciò che dovrebbe essere dovere dell’amministrazione pubblica offrirci, e cioè di dotare la filiera commerciale di tutte quelle strutture utili ad ottimizzare la ricettività dei flussi commerciali. Chiediamo strade, un sistema viario fluido e percorribile, una consona illuminazione, la realizzazione di banchine pedonali, in poche parole un progetto di interscabiabilità omogeneo e funzionale di tutto il tessuto commerciale di Modica. Ovviamente siamo coscienti che la situazione finanziaria del Comune di Modica oggi non consentirebbe simili impegni, ma anche di fronte alle emergenze non ci si può permettere di trascurare un comparto importante come quello commerciale che dà reddito a migliaia di famiglie e che sta rischiando di assottigliarsi se non si interviene con un progetto importante che pensi a tutta la città produttiva e commerciale. Si può riproporre anche in questo caso la metafora del buon padre di famiglia, che pensa certamente a sfamare la propria famiglia e ad accudirla risolvendo i problemi quotidiani, ma che nello stesso tempo progetta il futuro, cerca di rendere indipendenti i propri figli cercando di educarli, di istruirli, di dotarli di tutti gli attrezzi per combattere e vincere le battaglie che la vita riserverà loro. Allo stesso modo noi non avremo futuro se si consentirà a questa drammatica situazione di degenerare e non si inizierà concretamente e immediatamente ad avviare un progetto di sviluppo strutturale per la nostra crescita a medio e lungo termine. Oggi rischiamo di perdere la battaglia che ci ha visti impegnati a rendere Modica “Capitale del Commercio”, sul cui fronte per tanti anni noi commercianti abbiamo conquistato grandi risultati con capacità, estro e fattività. Gli amministratori , gli uomini politici, la classe dirigente del futuro avranno la grande responsabilità di far sì che tutto questo non vada perduto. Oggi coloro che si candidano a governare questa città non possono pensare che il Polo Commerciale, così come tutte le altre Strade Commerciali più importanti della Città, possa sopravvivere ancora a lungo senza il riscontro, da parte dei futuri amministratori, di una seria programmazione degli interventi che richiediamo. Chiediamo ai candidati a Sindaco della nostra città di amministrare secondo la dottrina del buon padre di famiglia, gestendo l’ordinario senza dimenticare di progettare il futuro. Noi saremo pronti a condividere insieme a tutti coloro che credono nella crescita della città l’impegno in un progetto serio di FATTI concreti. Auguriamo a Voi Tutti buon lavoro.

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