Sottratti i fondi per ammodernamento viabilità secondaria in Sicilia. Lo denunciano il deputato regionale MPA, Minardo, e il candidato a sindaco di Modica, Scarso

Uno “scippo” dei fondi per l’ammodernamento delle strade con il decreto Ici. Così viene definita, oltre che inaccettabile, la sottrazione dei fondì indispensabili alla Sicilia e alla provincia di Ragusa avviata dal governo nazionale, dal deputato dell’Mpa, Riccardo Minardo, insieme al candidato sindaco di Modica, Enzo Scarso. Il taglio riguarda, per l’appunto, i fondi previsti per l’ammodernamento della viabilità secondaria in Sicilia, di cui ben 28 milioni euro per ogni anno (2007-2008-2009) spettano alla provincia di Ragusa, per coprire l’Ici. Minardo e Scarso chiedono con forza a tutti parlamentari di ogni colore politico ed in ogni sede istituzionale a difendere con forza la Sicilia con proteste, azioni eclatanti e votando contro questo decreto, per salvaguardare ciò che è stato ottenuto con una forte battaglia il 7 novembre scorso quando la mobilitazione di migliaia di siciliani contro il Governo Prodi portò all’ottenimento di quanto spettava alla Sicilia. “Non si può assistere inermi a questa beffa nei confronti della Sicilia e della provincia di Ragusa – dice l’onorevole Riccardo Minardo – visto che i soldi che dovevano servire per l’ammodernamento necessario delle nostre strade saranno utilizzati per garantire soprattutto le regioni del nord. La provincia regionale di Ragusa, peraltro, è già pronta per la presentazione dei piani per viabilità secondaria con i progetti preliminari, atto necessario per ottenere i fondi. Il decreto Ici non finisce di riservare amare sorprese per i siciliani e dopo il tentato scippo del Governo Prodi assistiamo adesso al furto del Governo Berlusconi per questo siamo pronti a continuare le nostre battaglie per avere quanto ci spetta e per non continuare ad essere mortificati salvaguardando gli interessi dei siciliani e di tutto il territorio. Quello che sta accadendo è un atto gravissimo che richiede una pronta e dura risposta da parte di tutti di fronte a questo scippo nei confronti della nostra terra”.

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