La Provincia di Ragusa alla Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte d’Italia di Ravenna

La Provincia Regionale di Ragusa è stata presente con un proprio stand alla dodicesima edizione della Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte d’Italia che si è tenuta a Ravenna. La Provincia ha presentato le bellezze architettoniche delle tre città d’arte (Ragusa, Modica e Scicli) classificate dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità nonché la ricca ed apprezzata enogastronomia locale. La Borsa del Turismo delle 100 città d’arte è itinerante, non a caso quest’anno da Ferrara si è spostata a Ravenna. E il prossimo anno potrebbe anche …trasferirsi in Sicilia e in provincia di Ragusa. E’ un obiettivo del vicepresidente Girolamo Carpentieri che detiene la delega ai Beni Culturali, il quale durante i giorni di fiera a Ravenna ha avuto un colloquio con Maria Chiara Ronchi, direttore della Borsa, per prospettarle questa soluzione per la prossima edizione. “Ho prospettato al direttore della Borsa – afferma Carpentieri – la possibilità di ospitare questo grande evento fieristico e culturale il prossimo anno a Ragusa Ibla o a Modica. Il direttore si è dichiarato disponibile a verificare quest’opportunità, proprio nello spirito organizzativo di una Borsa itinerante, tant’è che a fine mese sarà in provincia di Ragusa per un sopralluogo dei luoghi e per verificare la fattibilità della mia proposta”. Intanto la presenza dello stand istituzionale della Provincia di Ragusa ha suscitato interesse tra gli operatori del settore turistico e dei visitatori che hanno apprezzato la proposta culturale e turistica della provincia di Ragusa e sono stati conquistati dai prodotti enogastronomici tipici iblei, a cominciare dal cioccolato di Modica, dal vino Cerasuolo e dagli altri prodotti di qualità. “Il binomio cultura e turismo rappresenta la leva fondamentale – aggiunge Carpentieri – su cui investire, per favorire lo sviluppo economico di un territorio aumentando l’occupazione e la ricchezza complessiva. L’Italia è il paese dei turismi e la crescita dell’offerta turistica dei centri d’arte minori ha effetti positivi e di recupero di competitività sui turismi stagionali che nell’ultimo periodo stanno perdendo posizioni. E’ importante puntare sull’integrazione dei circuiti d’arte minori attraverso la stretta collaborazione tra le imprese e le istituzioni”. (gm)

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