Provincia in campo per la dop del pane di Comiso

In campo per favorire il riconoscimento della DOP per il pane di Comiso. La Provincia Regionale farà la sua parte per ottenere questo importante denominazione che qualifica maggiormente la produzione iblea. Un appoggio pieno che l’assessore  provinciale allo Sviluppo Economico Enzo Cavallo ha confermato in un recente incontro ad una delegazione di panettieri del comune casmeneo. La categoria dei panificatori ha espresso all’assessore Cavallo la volontà di avviare le procedure per la predisposizione e l’approvazione di un disciplinare di produzione necessario per la richiesta e l’ottenimento del marchio di qualità nel rispetto dei vigenti regolamenti e delle disposizioni comunitarie e nazionali. Nel corso dell’incontro è emersa la piena disponibilità a collaborare, in relazione alle rispettive competenze, per il raggiungimento dell’obiettivo che, oltre a favorire la promozione e la valorizzazione del tradizionale e qualitativamente apprezzato pane comisano servirà a legarne l’immagine, la peculiarità e la bontà al territorio e ad incentivarne il valore e l’interesse commerciale. E’ stato deciso il coinvolgimento dell’intera filiera produttiva, dei consumatori, dell’assistenza Tecnica e della ricerca per l’individuazione delle varietà di grano da utilizzare per l’ottenimento della farina e delle modalità di lavorazione per la produzione quanto più omogenea del pane da valorizzare col marchio. L’Assessore Cavallo si è impegnato ad attivarsi per la predisposizione degli atti necessari e per censire tutti gli elementi che si renderanno necessari alla elaborazione del disciplinare da approvare. Si è impegnato altresì a valutare da subito l’inserimento del pane di Comiso nella lista dei prodotti del marchio “cestobarocco” per favorire la sua promozione e la sua commercializzazione. “Il colloquio coi rappresentanti dei panettieri comisani – afferma l’assessore Cavallo – mi ha dato modo di conoscere ed apprezzare impegno e abnegazione che non possono non essere assecondati dall’amministrazione provinciale. Ho confermato la mia piena disponibilità e quella degli uffici per ottenere il marchio di qualità per un prodotto tradizionale e con caratteristiche organolettiche di eccezionale valore”. (gm)

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