La questione della piccola sciclitana disabile. L’Anffas interviene sulla sentenza positiva di accompagnamento gratuito

“Quella emessa dal Tribunale di Modica è un’importante sentenza, perchè obbliga i Comuni della Regione ad erogare il servizio di trasporto gratuito per gli studenti con disabilità, consente anche di riflettere su quanto sia necessario da parte di tutti – dalle istituzioni alle famiglie – lottare per il riconoscimento dei diritti”. E’ l’opinione dell’avvocato Francesco Marcellino, Consulente legale dell’Anffas che ha patrocinato la famiglia della bambina disabile sciclitana nel procedimento contro il Comune di Scicli. La sentenza è ritenuta un’importante e chiara statuizione giudiziaria a conclusione di un procedimento civile che il Giudice del Tribunale di Modica ha riconosciuto alla studentessa minore con grave disabilità, che il servizio di trasporto è un diritto soggettivo perfetto – quale esplicazione e garanzia del diritto all’istruzione costituzionalmente garantito – e che i Comuni siciliani, grazie a un considerevole numero di atti normativi nazionali e regionali, sono obbligati a fornirlo ai propri cittadini con disabilità. “Nella pronuncia del Tribunale – dice il legale – aderendo alla normativa vigente, nonché alla tesi manifestata dalla difesa, – si è in sostanza riconosciuto che gli Enti Pubblici (i Comuni per le scuole dell’obbligo, le Province per le cosiddette "scuole superiori") non hanno potere discrezionale sulla valutazione e l’erogazione del servizio di trasporto (ad esempio a causa di esigenze di bilancio), ma l’obbligo di erogare il servizio di trasporto gratuito per gli studenti con disabilità. Rinviando ad altra sede eventuali ulteriori approfondimenti e riflessioni, vorrei qui tuttavia evidenziare come la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità tuteli in maniera chiara e forte la libertà e il diritto alla mobilità dei cittadini con disabilità. E quindi, ad esclusiva tutela delle persone con disabilità, come sia auspicabile una veloce ratifica dell’atto internazionale anche da parte del nostro ordinamento giuridico”. In realtà la normativa nazionale e della Regione Sicilia in tema di tutela delle persone con disabilità è di ottima fattura, ma troppo spesso disattesa o male applicata/interpretata. Anche questo, così – insieme a molti altri fattori e cofattori – conduce a creare situazioni di emarginazione o di svantaggio sociale che stigmatizzano e discriminano il soggetto con disabilità. “Ad oggi – conclude Marcellino – non sembrano sussistere precedenti giurisprudenziali sull’argomento. Ovviamente auspico che tale assenza sia da imputare all’esistenza di un sistema sociale di tutela della persona con disabilità, ma se così non fosse, occorrerebbe far meglio conoscere taluni strumenti legislativi a tutela della qualità di vita delle persone con disabilità e alla loro piena integrazione sociale (oltre che al rispetto della loro "dignità"). Ritengo vivamente che la "vittoria di una persona con disabilità" sia la vittoria di tutte le persone con disabilità”.

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