A Modica “Ulivo e Baobab, tradizioni culinarie a confronto”.

“Ulivo e Baobab, tradizioni culinarie a confronto”, lo hanno intitolato così il ricettario redattori in collaborazione dai centri sociali per anziani e dal centro per i rifugiati politici di Modica. Uno strumento di globalizzazione interessante che ha messo insieme culture diverse, anche culinarie, quella modicana e siciliana, in genere, e quella africana(Congo, Togo, Somalia, Nigeria, Gambia, Eritrea. L’assessorato alle Politiche Sociali e le operatrici dei centri lo hanno fortemente voluto realizzare e ci sono riusciti molto bene. “L’idea – dice il dirigente del settore, Anita Portelli – nasce dalla cultura mediterranea che fa della tavola il luogo d’incontro privilegiato dove la condivisione del cibo non si limita all’offerta e all’accettazione di semplici pasti, ma diventa l’offerta di un’essenza culturale che parte dalla tradizione più sacra di un popolo: l’accoglienza. Profumi, attrezzi, impasti, piatti dalle fogge più diverse hanno suscitato in ognuno ricordi di antichi sapori, di persone care, di luoghi, di accadimenti, di paesaggi, di momenti di vita trascorsi”. Arancini, tomasini, “vavaluci a ghiotta”, “pastizza ri puorru e baccalà”, “coniglio a stimpirata”, tra le tante ricette, fanno da contraltare a Meat Pie(Nigeria), Mbeisha(Eritrea), ravioli fritti di pesce(Congo), frittelle con vitello(Somalia), Chin Chin(Nigeria). Tutti prodotti non solo inseriti nel ricettario ma scrupolosamente preparati nel corso di un incontro tra i due centri. “Tutto ciò – dice l’ex assessore Federico Mavilla che ha sponsorizzato l’iniziativa – è stato utile a legare tradizioni e consuetudini tra popoli con storie e genesi diversi. Penso al cioccolato nato in Messico che oggi ha fatto la fortuna di Modica. La redazione di un ricettario dal titolo sintomatico e significativo segna l’incontro di due culture diverse e dall’appuntamento inimmaginabile”.

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