Danni alla aziende agricole della provincia Ragusa per il forte vento. Cavallo chiede l’intervento dell’Ipa

Il forte vento degli ultimi giorni ha prodotto danni ingenti agli insediamenti serricoli della provincia di Ragusa. L’assessore allo Sviluppo Economico Enzo Cavallo, nel recepire il documento approvato dalla quinta commissione consiliare, presieduta da Salvatore Mandarà, ha chiesto l’intervento dell’assessorato Regionale all’Agricoltura e dell’Ispettorato Agrario Provinciale per l’avvio delle procedure e dei sopraluoghi per l’accertamento dei danni, nonché la declaratoria dello “stato di calamità”. Cavallo segnala “le gravissime conseguenze patite dagli imprenditori agricoli già in difficoltà per i precedenti eventi calamitosi e per le ricorrenti ed ormai croniche “crisi di mercato” che hanno seriamente compromesso i bilanci aziendali. In particolare, gli eventi calamitosi verificatisi nei giorni venerdì 9 e sabato 10 maggio, manifestatisi attraverso venti impetuosi, hanno provocato ingenti danni alle infrastrutture delle aziende agricole di tutta la provincia di Ragusa”. Il vento ha provocato altresì danni alle coltivazioni arboree con il cedimento delle fronde degli alberi, agli impianti di copertura delle coltivazioni in serra, agli impianti di copertura dei vigneti. Le zone più colpite sono quelle ricadenti nella fascia trasformata, nella parte montana ed in quella dell’altopiano. In tutta la provincia, sono stati compromessi diversi cicli produttivi. Tutto questo, sommato alle recenti gelate ed alle temperature registrate nel passato anno, vessa il territorio ed il comparto agricolo del ragusano in uno stato di maggiore crisi rispetto alla già difficilissima situazione determinatasi in passato. “E’ necessario – aggiunge Cavallo – intraprendere con l’Ispettorato Provinciale ed l’Assessorato Regionale all’Agricoltura, iniziative per potere fare scattare lo stato di calamità per la Provincia di Ragusa, con la possibilità per le aziende di accedere alle disposizioni delle leggi in materia di stato di calamità, con conseguente rinvio delle scadenze creditizie e fiscali, con i conseguenti benefici per i lavoratori del settore, anche attraverso la riconferma delle giornate lavorative dell’anno precedente”.

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