FAILLA : CONCORDARE MISURE PER LA SICUREZZA

" Il nuovo atteggiamento che il Governo Berlusconi vuole assumere riguardo alla sicurezza dei cittadini ed alle misure da assumere per garantirla deve essere supportato sul territorio anche dagli Enti Locali. Non bisogna lasciare l’iniziativa soltanto alle Amministrazioni dello Stato, ma al contrario, bisogna coadiuvare le forze dell’ordine per consentire loro di concentrarsi su azioni importanti." Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale, intende proporre all’attenzione della politica alcune misure collaterali che ampliano il pacchetto sicurezza che il Governo intende approvare in tempi rapidi. " La necessità di vivere in maggiore sicurezza è ormai al centro dell’attenzione dei cittadini che si sentono defraudati del loro bene più prezioso: la tranquillità. Troppi fenomeni che riguardano il quotidiano hanno ormai la ribalta e l’attenzione della stampa. La situazione è divenuta insostenibile anche in zone relativamente tranquille come la nostra. Da qui l’esigenza di affrontare per tempo la problematica e non farla divenire emergenza." " Per queste riflessioni che ho condiviso con decine di citadini preoccupati che cercano tutela dalle istituzioni propongo un piano di iniziative atte alla repressione ed ad controllo di alcuni fenomeni che stanno raggiungendo o hanno già raggiunto in Provincia di Ragusa il livello di guardia. E’ possibile coadiuvare le forze dell’ordine attraverso l’ausilio della Polizia Provinciale e dei vari corpi di Vigili Urbani che operano sul territorio. E’ per questo che sto predisponendo una lettera al Presidente Antoci per porre la questione sicurezza all’interno di un tavolo provinciale sulla sicurezza che coordini queste azioni collaterali." " Prima fra tutte, l’immigrazione clandestina. La Polizia Provinciale, in collaborazione con i corpi di Vigili delle Città della Provincia, dovrà occuparsi di monitorare i luoghi dove vi è una forte concentrazione di extra comunitari per verificare se vi è una sorta di copertura del fenomeno da parte di regolari che spalleggiano i clandestini, consentendogli di amalgamarsi criptandosi a gruppi che non danno nell’occhio perchè conosciuti." " Ma un giro di vite è necessario darlo anche nel senso della sicurezza nelle campagne, da noi fortemente urbanizzate, che eviti i fenomeni di furti e di reati contro il patrimonio che ultimamente cominciamo a registrare con una certa regolarità. Cosiccome è necessario combattere il fenomeno dell’abigeato." " I controlli dovranno riguardare anche la repressione del fenomeno del lavoro nero all’interno delle serre dove si annidano clandestini e irregolari che abbassano il livello di sicurezza sul lavoro con la loro stessa presenza, disponibili come sono a lavorare in condizioni precarie ed estremamente pericolose." " Il controllo della costa e del territorio vanno di pari passo ed è perfettamente compatibile con l’azione sinergica che bisogna sviluppare per non lasciare alle forze dell’ordine l’intero carico di lavoro che diventa difficile gestire. Credo che la strada da percorrere per ridare ai cittadini la certezza della loro sicurezza sia questa. Non percorrerla è colpevole e bisogna che anche gli enti locali, vicini al cittadino, diano il proprio contributo fattivo."

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