NEGOZI APERTI IL 25 APRILE A MODICA. NUOVA POLEMICA. IABICHELLA: “SOLO CONFUSIONE”

L’informazione poco chiara sull’apertura dei negozi nella giornata di ieri, ha creato confusione tra dipendenti degli esercizi commerciali e tra gli stessi consumatori. A sottolinearlo è il comitato per la tutela dei dipendenti degli esecizi commerciali, il cui coordinatore, Giorgio Iabichella, evidenzia che – alla richiesta di chiarimenti – soltanto l’Ascom ha risposto asserendo di non conoscere quale decisione e con quale modalità gli associati intendono usufruire della facoltà di deroga della festività del 25 aprile. "Il consorzio Polo Commerciale – spiega Iabichella – anch.esso interpellato dal nostro comitato preventivamente, non dato una risposta diretta, ma abbiamo appreso dalla stampa che i loro associati intendevano non aprire in detta festività. Ad oggi ci ritroviamo a dover ascoltare e rispondere alle centinaia di telefonate ed e-mail di dipendenti, e perfino di possibili clienti, che non hanno ben capito, rispettivamente se ieri si lavorava e quali negozi fossero aperti. Alcuni dipendenti (escludendo quelli dei negozi consorziati al Polo Commerciale) fino a giovedi sera alle 20 attendevano .ordini. dai loro titolari, che magari a loro volta indugiavano non conoscendo le volonta. dei loro colleghi. Non lamentiamoci se poi i clienti vanno a Ragusa o a Siracusa per fare i loro acquisti, e quindi permettiamo la .fuga. di flussi di denaro notevoli verso altre realta. commerciali, o ancora se i dipendenti "stanchi" emigrano verso altre realta’ lavorative. Ed inammissibile ci sembra il fatto che , cosi. come giovedi notte, i negozi del centro (in occasione della notte fondente) erano aperti a .chiazze., anche ieri nella zona .Sorda. vi erano alcuni negozi aperti, infischiandosene degli inviti alla chiusura rivoltogli dal Consorzio Polo commerciale e dall.Ascom, creando, non solo scompensi .concorrenziali., ma anche esitazione per i clienti che intenderebbero ritornare a Modica per fare acquisti in futuro". Il comitato propone, ancora una volta, l’istituzione di un tavolo permanente sulle aperture domenicali e festive in ogni comune o provincia, al quale possano intervenire tutti gli attori interessati allo sviluppo dell.economia locale, istituzioni o semplici rappresentanti delle diverse categorie e delle diversita. di esigenze e problematiche del territorio. .

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