PIERO TORCHI SCRIVE SULL’INDAGINE CHE LO VEDE COINVOLTO E CHIARISCE

“Apprendo dalla stampa, in violazione ad ogni tutela personale e inerente il segreto d’ufficio, particolari e informazioni specifiche su ordinarie e doverose indagini nei miei confronti, rispetto alle quali non ho mai conosciuto né la provenienza delle accuse, né l’oggetto delle stesse, né sono mai stato sentito dall’autorità giudiziaria, mentre per tutta la recente campagna elettorale, alcuni esponenti politici ,e non solo, erano in grado di conoscere notizie e particolari che dovevano restare riservate, poiché ad oggi, non sfociate in alcun provvedimento da parte della Magistratura, ed ignote anche a me. Tale attività di indagine è stata costantemente condotta nei miei confronti da anni con approfondite verifiche patrimoniali e bancarie, con sacrificio di ogni forma di privacy a fronte di denunce più o meno anonime che hanno consentito alla Magistratura di accertare sempre la correttezza del mio operato pubblico e privato. Tale accertamento è stato concluso nel 2004 anche dal Tribunale di Palermo con una assoluzione con formula piena, frutto anche in quel caso di un mio presunto coinvolgimento in vicende che mi vedevano estraneo e che per mia convinzione, vedono anche oggi estranei, anche gli altri indagati. Ogni mia competizione elettorale dalle Regionali del 2001 ad oggi è stata caratterizzata da presunte vicende giudiziarie che mi hanno sempre visto estraneo, ma che mi hanno costretto a dover fornire giustificazioni all’opinione pubblica sempre difficili perché alimentate dall’altra parte da una fitta rete di calunniatori. Nelle Regionali del 2001 e nelle comunali del 2002 la nota vicenda palermitana; nelle comunali del 2006 la vicenda legata all’Itis ed al kartodromo per la quale fu necessaria l’intervento della Prefettura e della Procura per escludere ogni mio coinvolgimento nel processo in corso. Oggi questa vicenda, ancora più incredibile e trattata con un accanimento da alcuni sciacalli che non ha precedenti nella storia democratica della nostra città. Penso non sia mai accaduto in passato che per un verso o per un altro, un soggetto politico ed istituzionale, sia stato monitorato costantemente per circa sei anni. Già questo da solo è garanzia di correttezza a fronte di una fiducia nelle istituzioni democratiche, compresa la Magistratura, che non è mai mancata da parte mia. La mia assoluta serenità sulla vicenda specifica, turbata solo dall’accanimento nei miei confronti, dai toni usati nella recente campagna elettorale e dal tentativo malvagio di coinvolgere in una rete di false informazioni e pettegolezzi i miei affetti più cari. Sabato mattina presenterò la doverosa denuncia alla Procura della Repubblica contro ignoti per la violazione del segreto d’ufficio, e nel contempo produrremo assieme ai miei avvocati una memoria con la quale daremo contezza delle minacce scritte da me ricevute in questi mesi tese ad annunciare iniziative giudiziarie nei miei confronti regolarmente denunciate alle autorità competenti e mai diffuse per non alimentare tensioni attorno alla istituzione che ho rappresentato. Chiederemo, inoltre, se sarà ritenuto necessario, alla Procura di essere immediatamente sentito intanto per conoscere l’oggetto delle indagine e fornire piuttosto che apprenderle dai giornali e fornire ogni più ampia collaborazione.. Emergerà chiaramente il tentativo di delegittimarmi in una caccia all’uomo senza precedenti cui tutti hanno potuto assistere in queste settimane di campagna elettorale. Per il resto solo serenità e fiducia in chi ha la responsabilità di chiudere presto e bene ogni attività di indagine.”

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