ELEZIONI. MODICA SI, RAGUSA NO

“Se Modica ritorna, Ragusa…” recita un vecchio adagio ispirato ad una oramai anacronistica rivalità tra capoluogo e città della Contea. Una città, Modica, che, dalle urne di domenica e lunedì, si vede consegnare in mano il pallino della politica provinciale. Il baricentro politico infatti si sposta dalle parti del Monserrato, vista la “modicanità” dei due parlamentari nazionali della provincia: Nino Minardo e Peppe Drago e la presenza del deputato regionale, Riccardo Minardo, grazie al quale Modica torna ad avere una propria rappresentanza palermitana dopo quasi un decennio. Ma, più che bearsi di questo ruolo, certamente non inedito, nello scacchiere provinciale, Modica si proietta già alle Amministrative. Già ieri sera il Popolo delle Libertà, dopo aver brindato all’elezione del suo leader cittadino Nino Minardo a Montecitorio, ha parlato del futuro amministrativo a Modica. Ciò che appare certo è che, dopo la conquista della leadership in città con la percentuale di voti più alta alle Politiche, il Pdl vorrà dire la “propria” anche a Palazzo San Domenico. E’ probabile dunque che avanzerà una candidatura autorevole a Sindaco. Ed una candidatura è stata annunciata anche dall’Udc che attraverserà una fase post-elettorale di certo non tranquilla. Sembrano infatti probabili le dimissioni del vertice cittadino, Gino Veneziano, dopo la mancata elezione di Piero Torchi e soprattutto dopo la netta spaccatura interna evidenziata dai risultati elettorali. “Non ci tiriamo indietro” ha ripetuto negli ultimi giorni Peppe Drago, forte anche del dato che fa dell’Udc il partito più votato in città per le Regionali. Il Movimento per l’Autonomia, dal canto suo, seppur non “brillando”, ha conquistato lo scranno a Sala d’Ercole e difficilmente Riccardo Minardo rinuncerà all’occasione di indicare uno dei “suoi” alla carica di primo cittadino. Tre candidati, almeno nel centrodestra, è però una ipotesi assai azzardata. Anche a Modica infatti potrebbe riproporsi il metodo Lombardo: Pdl, Mpa e Udc insieme in alleanza. E’ anche vero che a Modica i rapporti tra Udc e Pdl non sono idilliaci e le parole infuocate di Drago in piena campagna elettorale, contro gli ex alleati della Cdl non giocano a favore di tale alleanza. Nel centrosinistra la Sinistra Arcobaleno, con i 1047 voti di lista alle Regionali, va in controtendenza rispetto ai dati nazionali e regionali. Esce invece vittorioso il Pd che diventa secondo partito in città con il dato relativo alle Politiche. “E’ evidente – dice il coordinatore cittadino del Pd, Antonello Buscema – che l’assenza di un candidato locale nelle liste nazionali non ha frenato il grande entusiasmo e il grande movimento d’opinione che crede nel Pd. Adesso è il tempo della riflessione in vista delle Amministrative”. Ammesso che queste non slittino a novembre, così come dichiarato in maniera nemmeno tanto sibillina, dal neo Presidente della Regione, Raffaele Lombardo.

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