E’ questo uno dei “coupe du teatre” di Gianfranco Miccichè, ieri mattina, a Villa Real a Modica per la convention elettorale di Nino Minardo e Mommo Carpentieri. E’ stata la metafora calcistica a farla da padrone. Clima da stadio, cori e nomi scanditi dai “tifosi” e soprattutto quello “spirito di squadra” che lega Nino Minardo a Mommo Carpentieri a Gianni Mauro al senatore Roberto Centaro e che ha come “allenatore” lo stesso Miccichè. E’ stato il candidato del Pdl alla Camera, Nino Minardo ad aprire la giornata: “bisogna cambiare – ha detto Minardo – e per farlo c’è bisogno di noi giovani. E’ proprio questo il segnale che il Pdl ha voluto lanciare con la scelta di una posizione “alta” per me e per tutti noi”. E’ stato il candidato all’Ars, Mommo Carpentieri, ad utilizzare per primo il termine “squadra”. “Adesso, con te Gianni – ha detto rivolgendosi al senatore Mauro – la squadra è al completo. Ed è una squadra che non deve dimostrare perché porta in dote ciò che ha già fatto in questi anni. Siamo compatti, abbiamo un unico obiettivo, ma soprattutto abbiamo un allenatore capace che si chiama Gianfranco Miccichè”. Immancabile l’accenno ai fatti di palazzo San Domenico. “Noi – ha detto ancora Carpentieri rivolgendosi all’ex Sindaco Torchi – saremo anche quelli che fanno la politica nei bar e nelle piazze, ma non siamo quelli che abbandoniamo una nave che affonda. Ed un capitano valido, quando la nave affonda, prima di salvarsi e scappare, ha il dovere di salvare equipaggio e passeggeri”. Metafora calcistica anche per Gianni Mauro alla sua prima uscita pubblica dopo la definizione delle liste e l’esclusione da palazzo Madama. “Un giocatore avversario è entrato in tackle su di me e mi ha spezzato le gambe – ha detto un Mauro voglioso di dire tutto quanto ha tenuto dentro -. L’allenatore, anziché chiedere che venissi venduto, ha detto al Presidente di voler attendere il mio recupero perché sono ancora valido. E questo allenatore è Gianfranco Miccichè”. Mauro ha anche risposto a chi parlava per lui di una “cambio di maglia”. “Ho Forza Italia nel cuore e per cambiare partito devo prima cambiare io. E Gianni Mauro non cambia”. Dopo il discorso a braccio del Senatore Centaro, è stato l’ “allenatore” a prendere la parola. “Gianni mi ha emozionato – ha esordito Miccichè -. Pensate che squadra: io al Governo a Roma, Nino con me nella Capitale, Gianni assessore a Palermo e Mommo all’Ars. Manco a farlo il campionato, gli altri hanno già perso – il tutto condito dal gesto dell’ombrello rivolto agli avversari politici -. Vi siete scandalizzati? Lo ha fatto anche Berlusconi e quello che fa Silvio è legge!”. Infine il riferimento a Modica. “Un Sindaco si è dimesso dopo otto mesi? Io, da consigliere e cittadino, lo aspetterei sotto casa per fargli la faccia così! Non si può consentire il dileggio delle istituzioni e l’appropriazione indebita del palazzo”. Giorgio Caruso
MICCICHE’ A VILLA REAL: “Leontini vuole essere aiutato a governare la Regione? Bene, sarà servito. Avrà un assessore regionale ragusano: Gianni Mauro”.
- Marzo 31, 2008
- 12:52 pm
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