Nell’Agorà di Agrem a Vittoria la parola d’ordine è l’innovazione

Al centro della terza e penultima giornata di Agrem a Vittoria le finestre informative dedicate ai temi della certificazione di qualità e dell’innovazione. “In gioco c’è il futuro dell’agricoltura locale e siciliana- commenta il presidente della Fiera Agrem Salvatore Di Falco- abbiamo il dovere di discutere e dare risposte concrete agli operatori”. In mattinata la tavola rotonda con la presenza della Flai Ggil regionali e della Sogevi di Vittoria e del Dipartimento Orto-FloroArboricoltura e Tecnologie Alimentari della Facoltà di Agraria di Catania.“Bisogna – ha detto il relatore Biagio Fallico della facoltà di Agraria di Catania- spostare l’asse della centralità dalle produzioni di qualità alle aziende di aziende di qualità, puntando soprattutto all’innovazione del loro modello gestionale, dobbiamo smettere di pensare che le imprese agricole siano un mondo a parte o il retaggio di un’economia bypassata, la grande scommessa è proprio questa: fare passare l’idea di una necessaria professionalizzazione del comparto agricolo e del modo di fare impresa”. Fallico ha rimarcato come la certificazione di qualità del settore agroalimentare, strumento necessario per evidenziare l’impegno assunto dalla produzione nella tracciabilità e nel rispetto di un’agricoltura sostenibile,passi attraverso una diversa visione dell’ottica gestionale dell’impresa agricola. “Fare azienda- afferma il relatore- è un’attività complessa che va dalla pianificazione dei turni di lavoro, all’inserimento di operatori qualificati sino ad una strategica politica di marketing, impossibile pensare ad una sua gestione basata sul pressappochismo e l’improvvisazione, paradossalmente è un rischio possibile quando c’è il passaggio generazionale nella direzione dell’azienda da padre in figlio basandosi quest’ultimo ad un’idea di managerialità mediatica e non sulla base di esperienza maturata e formazione”. Linguaggio tecnico e superspecialistico per l’atteso appuntamento con Serra Aperta, il workshop dimostrativo realizzato da Emaia in sinergia con il Dipartimento di Ingegneria Agraria. “La dimostrazione tecnica curata dai docenti universitari ci permette di fare formazione in tempo reale- spiega Di Falco- avere fatto toccare con mano l’innovazione e la tecnologia resta sempre un grande obiettivo di Agrem”. Illustrata la serra del futuro quanto a impiantistica e a tecnologia Serra Aperta si è dedicata anche all’osservazione di due casi studio di macchine agricole.“Presentiamo- spiega Giampaolo Schillaci della sezione di Meccanica del Dipartimento di Ingegneria della Facoltà di Agraria di Catania dello spandi-compast e del carrello elettrico utilizzato nel trasporto e nella logistica il cui punto forte si basa sulla capacità di funzionare come iroratore non inquinante”. “E’ riduttivo- aggiunge Schillaci- pensare che le macchine agricole siano solo dei sostituti meccani del lavoro umano in agricoltura, oggi grazie al progresso e all’innovazione sono gli strumenti strategici per una produzione di qualità”. “La presenza costante di Enama, ente leader nazionale e internazionale nel campo della meccanizzazione agricola- sottolinea il direttore della Fiera Emaia Michele Guzzardi- risponde alla richiesta degli operatori di un aggiornamento costante in questo settore. Per Agrem 2009 stiamo già pensando a realizzare con Enama una dimostrazione dei più importanti mezzi agricoli”. Domenica 30 gran finale alle ore 20.30 con la cerimonia di premiazione delle migliori ditte floricole ed orticole che si sono distinte nella produzione e nel marketing. “E’ la migliore tradizione Agrem- conclude Di Falco- del Grappolo d’oro e del Garofano d’oro a cui non possiamo rinunciare”. Infine appuntamento fisso con l’area delle degustazioni delle produzioni tipiche locali. Spazio per la prima volta anche al pescato di Scoglitti con una degustazione mirata organizzata dalle cooperative di pescatori del borgo marinaro.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa