MODICA. CONVENTION DI PIERO TORCHI IN STILE “STATES”

Quarantaquattro minuti d’intervento, quindici di applausi, citazioni di Don Luigi Sturzo, John Kennedy e Ronald Reagan. Palco all’americana, maxischermo, podio laterale, simboli Udc a iosa e fiori bianchi Il tutto dinanzi una sala che “così gremita la ricordo solo quando venne il Presidente della Regione, Peppe Drago”. Questa la “cornice” della convention d’apertura della campagna elettorale di Piero Torchi verso Palermo. C’è lo stato maggiore dell’Udc di Modica e provinciale, ad eccezione del segretario Giancarlo Floriddia, c’è il presidente della Provincia, il sindaco di Gerratana e sinanche il “Piero Torchi” di Noto: il primo cittadino netino Corrado Valvo. C’è Peppe Drago, con accanto quello che definisce “un ragazzo che da vent’anni è al mio fianco ed a cui voglio bene”. Tra le immancabili note di Gabriella Ferri, sale, a palco buio, Giovanna Tona, rappresentante del Movimento difesa del cittadino. E’ lei, con le tracce di quanto il Torchi Sindaco ha fatto in tema di sociale, ad aprire la serata. Segue il video di Eurochocolate e della presentazione del Distretto Sud-Est, entrambe iniziative “figlie” di Torchi. Parla Rosario Alescio, presidente del Crias e Marika Gallina, responsabile del dipartimento regionale Udc per la famiglia, modera Maria Carmela Torchi, sorella del candidato che lo “lancia” e gli cede il microfono. “Grazie” è la prima parola e sarà anche l’ultima. Il primo applauso lo raccoglie, quasi subito, alle parole “mi candido per fare in modo che questa provincia e questa città tornino ad avere un ruolo di primo piano come quando c’era Peppe”. “Dicono che stia fuggendo. No, è diverso: non mi sto sottraendo ad un dovere”. Rivolto agli amministratori dice: “Non accadrà mai più che dipendenti e lavoratori debbano attendere per il salario perchè un impiegato pigro o un assessore troppo impegnato in sterili convegni, ritarda a firmare un mandato. Sarò il vostro baluardo. Vorrò essere il Sindaco della Provincia a Palermo”. Continua: “mi si chiede: Peppe Drago per chi voterà? Il dubbio non mi angoscia. Ci sono risposte che sono insite nella vita di ciascuno. Le grandi amicizie sono come i grandi amori: iniziano per caso e durano per sempre”. Parla di “coraggio delle scelte” in tema di rifiuti, di sostegno alle imprese ed alle famiglie, sussidi per i giovani. Parla di sanità “che deve tornare ad essere dei pazienti e non dei primari. I medici devono essere i migliori e non gli amici”. Conclude dicendo “grazie per l’affetto dimostrato che è come un brodo caldo in una sera d’inverno: ti riscalda al momento e ti rincuora quando lo ripensi a distanza di tempo”. “Un affetto ed uno spirito di squadra – esordisce Peppe Drago – che se si trasforma in voti porterà Piero a Palermo. Ed io – continua – sarò più sereno, lavorerò meglio a Roma se tutti insieme riusciremo ad avere Piero a Palermo”.

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